Contrariamente alle previsioni, memori anche del passato, il mercato invernale del Toro è stato indubbiamente molto positivo. Merito del Direttore Tecnico Vagnati e del Patron Cairo. Si è svecchiata la rosa, cedendo giocatori che non rientravano più nel progetto di Juric e, nel medesimo tempo, sono stati inseriti dei giovani calciatori di sicuro avvenire, con l’auspicio di fare del Toro
una squadra di medio/alta classifica, e con prospettive in campo europeo. Ricci, chiamato da Mancini nell’ultimo stage della Nazionale, è il vero colpo di mercato, ma anche Pellegri e Seck sono giovani che possono contribuire al salto di qualità del Toro. Pellegri era stato lanciato giovanissimo, non aveva ancora compiuto i sedici anni, proprio da Juric, quando allenava il Genoa,
ed aveva già fornito prove molto interessanti, poi alcuni infortuni ne avevano ostacolato il cammino. Ma Pellegri, a detta di molti esperti del settore, ha tutte le caratteristiche per rilanciarsi, e il Toro di Juric sembra l’ambiente ideale. Seck, proveniente dalla Spal, ha dimostrato di avere il fiuto del gol, e non potrà che migliorare con gli insegnamenti del tecnico granata. Dalla Spal,
Vagnati ha pescato anche il giovane Dell’Acqua, giocatore molto interessante, che arriverà a Torino il prossimo luglio. L’altro acquisto, Fares, non potrà vestire il granata, in questa stagione, a causa del grave infortunio che a patito in allenamento. Peccato per il frusinate Gatti, che sul filo di lana, è stato prelevato dalla Juventus che, nonostante sia indagata per il caso plusvalenze, e il
deficit di bilancio, ha operato sfarzosamente nel mercato invernale, ma tant’è. Non si può negare che il Toro, dopo questa sessione di mercato, si è rafforzato, specialmente nel centrocampo, settore che nel recente passato era parso molto deficitario. A Lukic, Pobega, Mandragora, si è aggiunto Ricci; non c’è dubbio che la qualità è assicurata. In attacco, Pellegri insidierà Sanabria, e quando il Gallo Belotti sarà pronto, Juric dovrà fare le sue scelte, ma sono sicuro che il tecnico croato ha già le idee chiare in proposito. Belotti, con 107 reti in 238 presenze nel Torino, ha deciso di non sottoscrivere la proroga del contratto proposto dal Presidente Cairo, contratto che prevedeva un quadriennale da € 4 milioni annui, bonus compresi. Un’offerta senz’altro allettante,
ma che non ha sedotto il Gallo, che cerca di accasarsi in una delle cosiddette “grandi”. Sanabria ha fallito diverse occasioni, ma ha sempre fornito un grande apporto alla squadra; Pellegri scalpita, e vuole dimostrare il proprio valore, recuperando il tempo perduto a causa degli infortuni. Belotti, a cui la tifoseria granata gli sarà sempre grata, a breve non sarà più un giocatore del Toro, e quindi Juric punterà maggiormente su quei giocatori che costituiranno la base per il futuro prossimo della squadra, in ottica di un cambiamento radicale, di cui ora si vedono già i primi e significativi risultati. Intanto Bremer, giocatore molto ambito da tanti club di cosiddetto primo livello, ha sottoscritto il rinnovo del contratto sino al 2024. Il ricavato della sua cessione, che appare pressoché scontata, serviranno, almeno in parte, a riscattare quei giocatori che stanno finalmente facendo, del Toro, una squadra di buon livello, e con interessanti prospettive.

Franco Venchi


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