Significativo - in relazione alla volontà condivisa da Juric, Cairo e Vagnati nell’incontro andato in scena il giorno dopo l’ultima di campionato contro l’Inter - il tentativo di inserimento del Torino su un esterno sinistro che non ha bisogno di alcuna presentazione, e che saprebbe senza dubbio alzare l’asticella della qualità, sulle corsie granata. Da fonti vicine al Milan si è appreso che il club rossonero si è, o meglio si era messo sulle tracce di Marcos Acuña, forte ed esperto elemento di fascia sinistra in forza al Siviglia. L’uscita di Maldini e Massara dal club rossonero ha tuttavia stravolto i piani precedentemente impostati, tendenzialmente lasciando campo libero alla concorrenza, su Acuña. E si è anche appreso che sull’argentino sono in azione pure la Lazio e appunto il Torino. Un segnale forte in merito alle rinnovate ambizioni granata, nonché un profilo coerente rispetto ai desiderata di Juric.

Acuña, personalita ed esperienza

Il tecnico croato vuole continuare a lavorare con i giovani, ma ha pure chiesto un’iniezione di personalità, esperienza e qualità a presidente e direttore tecnico del suo club. Esattamente le variabili che Acuña è in grado di soddisfare. L’esterno di piede mancino ha appena alzato il trofeo assegnato per la vittoria in Europa League con il Siviglia (successo in fi - nale contro la Roma) e a fine ‘22 aveva partecipato da protagonista al Mondiale vinto dall’Argentina. Il sudamericano - che dopo la rassegna qatariota ha disputato altre due gare con l’Albiceleste portando il totale delle presenze a 51 - è sceso in campo in 6 partite sulle 7 totali, al Mondiale (finale contro la Francia compresa: è entrato al minuto 11 della ripresa al posto dello juventino Di Maria). Due trofei che si aggiungono ai sei precedenti: Coppa dei Campioni Conmebol-Uefa (assegnata in gara unica che si disputa tra chi ha vinto l’Europeo e la Coppa America) in finale contro l’Italia il 1° giugno 2022, Coppa America (nel 2021) sempre con l’Argentina, campionato argentino con il Racing Club (2014) e Coppa di Lega (2018 e 2029) e Coppa del Portogallo (2019) con lo Sporting Lisbona. La Uefa, inoltre, lo ha appena inserito nella squadra ideale dell’ultima edizione dell’Europa League. Nella quale Acuña ha disputato 8 gare (4 ne aveva giocate nel girone di Champions, chiuso dal Siviglia al terzo posto dietro a Manchester City e Borussia Dortmund): 30 sono invece state le presenze nella Liga, corredate da 3 partite giocate in Coppa del Re.

Toro, Acuña e gli altri esterni

Tra Nazionale e club, il terzino sinistro, che può anche agire in posizione più avanzata, ha affrontato nel corso della stagione appena conclusa 53 partite (45 col Siviglia e 8 con l’Argentina). Il giocatore vorrebbe misurarsi in un altro campionato europeo, e la Serie A lo alletta da qualche anno a questa parte. Il problema, per le pretendenti italiane, è proprio il successo del Siviglia in Europa League che ha promosso gli spagnoli nella prossima edizione della Champions (gli andalusi hanno chiuso la Liga al 12° posto). Una competizione che Acuña conosce bene, avendola frequentata sia con lo Sporting Lisbona che con il Siviglia: rinuncerebbe a un palcoscenico già solcato, ma dal quale comprensibilmente non è semplice scendere. Questo, ancora prima della concorrenza, sarà lo scoglio che il Toro dovrà in qualche modo aggirare, nella corsa ad Acuna. Ciò, mentre in uscita va registrato l’interesse della Juve per Singo: non è la prima volta che il club bianconero pensa all’esterno destro ivoriano in scadenza di contratto con i granata nel 2024 (in proposito, Acuna è legato al Siviglia fino al 2025). Per quanto riguarda gli altri esterni, Vojvoda è sul mercato e Bayeye andrà in prestito. Vagnati, dopo aver salutato Aina che tornerà in Inghilterra a parametro zero, sta per trattare con l’Inter - ora concentrata sulla finale Champions di questa sera - il riscatto di Lazaro, molto positivo prima dell’infortunio subito a Salerno a gennaio.

(tuttosport.com)


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