8^ GIORNATA DEL CAMPIONATO 2020/2021

DOMENICA 22 NOVEMBRE 2020, ORE 15,00

INTER  -  TORINO:  4  -  2

MARCATORI: ZAZA (T) al 47° p.t.; ANSALDI (T) su rigore al 17°, SANCHEZ (I) AL 19°, LUKAKU (I) al 22° e su rigore al 39°, LAUTARO (I) al 45° s.t.

FORMAZIONI:

INTER (3-4-1-2): HANDANOVIC (Cap.); D’AMBROSIO (dal 20° s.t. SKRINIAR), RANOCCHIA (dal 28° s.t. DE VRIJ), BASTONI; HAKIMI, BARELLA, GAGLIARDINI (dal 20° s.t. LAUTARO),YOUNG (dal 28° s.t. PERISIC); VIDAL; LUKAKU, SANCHEZ (dal 40° s.t. NAIGGOLAN).

ALL.: ANTONIO CONTE

ESPULSI: NESSUNO

AMMONITI: D’AMBROSIO, BASTONI, YOUNG per gioco scorretto.

CAMBI DI SISTEMA: NESSUNO.

TORINO (3-5-2): SIRIGU; BREMER, NKOULOU, LYANCO; SINGO, MEITE’, RINCON (Cap.), (dal 40° s.t. EDERA), LINETTY, ANSALDI; VERDI (dal 42° p.t.BONAZZOLI), ZAZA (dal 47° s.t. MILLICO).

ALL.: FRANCESCO CONTI (GIAMPAOLO ASSENTE PER POSITIVITA’ AL COVID-19)

ESPULSI: NESSUNO

AMMONITI: VERDI E SINGO per gioco scorretto.

CAMBIO DI SISTEMA: 3-4-1-2 dal 40° s.t.

ARBITRO: LA PENNA di Roma

Nella prima ora di gioco si è ammirato, è il caso di dirlo, un gran bel Toro, lontanissimo parente di quello visto nei primi sette turni del presente campionato. Ma essere andati in vantaggio per 2 - 0 non è bastato per uscire dal Meazza, almeno con un punto. Infatti,si è verificata un’altra rimonta da parte degli avversari, questa volta rappresentati dall’Inter, dopo Sassuolo e Lazio. Nell’arco di soli venti minuti, il Toro ha subìto tre reti, dopo aver disputato i primi sessanta minuti con carattere, personalità, pressing, evidenziando anche un buon fraseggio e interessanti trame di gioco. Splendido il tacco di Meitè che ha lanciato Zaza per il primo gol granata. E sì che le premesse non erano favorevoli, perché il Gallo Belotti non ha potuto disputare la sua duecentesima partita con la maglia del Toro, a causa di un riacutizzarsi del dolore al ginocchio, già sofferente nel recente passato. Il tour de force rappresentato dagli incontri di UEFA Nations League, dove il Gallo ha realizzato il suo decimo gol con la maglia azzurra contro la Bosnia Erzegovina, ha evidentemente lasciato il segno. E Zaza, che ha dovuto sostituire Belottiall’improvviso e dopo un’assenza dai campi di gioco significativa, oltre ad aver realizzato il primo gol granata, ha disputato una bella partita, credo la migliore di quando gioca nel Toro. Alle previste assenze di Vojvoda, Lukic, Gojak e Ujkani, si è aggiunta, nel corso dell’incontro, quella di Verdi, che ha dovuto lasciare il campo al minuto 42 a causa di un infortunio. E anche Verdi stava giocando bene, sia in appoggio a Zaza, sia tra le linee della difesa interista. E ‘ piaciuto il nuovo sistema di gioco, cioè il 3-5-2 ed anche l’atteggiamento in panchina di Mister Conti, sostituto di Giampaolo, fermato dalla positività al Covid-19. Tuttavia, la flessione di Rincon  e di Linetty, ha messo in difficoltà la difesa granata, sino ad allora quasi perfetta; in particolare Nkoulou ha macchiato con un errore ingenuo, che ha determinato il rigore per il vantaggio dell’Inter , una partita disputata sino ad allora su buoni standard. Ma il migliore è stato senza alcun dubbio il giovane Singo, che si è procurato il rigore contro un giocatore esperto come Young, e che ha giocato mettendo in mostra una forza e una personalità incredibili. Credo che Giampaolo debba farne un titolare fisso, come anche Ansaldi, la cui qualità è fuori discussione, come si è visto a Milano. E’ fondamentale, però, che il Toro guarisca da questi continui sbandamenti che sono costati parecchi punti in classifica, attualmente molto brutta, perché se il campionato fosse finito domenica, saremmo retrocessi, un’eventualità a cui non voglio nemmeno pensare. Sono troppi venti gol subìti in otto partite sin qui disputate; occorre invertire la tendenza da subito, anche se il calendario non è facile. La débacle contro l’Inter è anche figlia di una panchina che ieri ha offerto poche alternative, a causa delle numerose assenze, ma, in ogni caso, è necessario che la società intervenga nel mercato invernale, per colmare le lacune, e per sostituire quei giocatori che non si sentono più parte del progetto “Torino”. Tra le priorità, figura senza dubbio, un centrocampista di qualità di cui si sente appieno la mancanza. 

Franco Venchi


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