Il calciomercato non è ancora entrato nel vivo, ma è comunque un tema che riempie le pagine dei giornali sportivi, orfani del calcio giocato, e fa la fortuna dei programmi televisivi di punta sull’argomento. Ogni tifoso spera che la propria squadra del cuore riesca a rinforzarsi mettendo a segno qualche “colpo” importante. Per contro, subentra la delusione quando qualche giocatore di livello emigra verso altri lidi, lusingato da ingaggi da favola. In questo la Premier la fa da padrone, perché oltre Manica sono tanti i club che possono disporre di capitali elevati, in grado di soddisfare sia le richieste della società venditrice, sia del calciatore che è attratto da ingaggi incredibili, e spesso esagerati.E questo accade anche per giovani promesse, che si sono messe in mostra nel campionato italiano, creando aspettative per i tifosi, che vengono disattese a causa del repentino passaggio in altri club più danarosi. Il calcio business, con le cifre da capogiro che circolano, crea una forbice sempre più ampia tra la cerchia ristretta dei principali club, e il resto delle compagini. Paesi molto ricchi, dove il calcio non era praticato, o lo era in minima parte, cercano di farne un polo d’attrazione mondiale, offrendo ingaggi stratosferici a calciatori di fama, ancorchè agli sgoccioli della carriera. Tuttavia, i campionati più interessanti restano ancora quelli tradizionali, con la Premier che continua ad avere il maggior seguito. Quest’anno tre italiane, Inter, Roma e Fiorentina hanno avuto la possibilità di giocarsi le tre finali delle coppe europee, però, nessuna delle tre è riuscita nell’impresa. I club d’oltre Manica, Manchester City, vincitore della ChampionsLeague, e West Ham, che si è aggiudicata la Conference League, hanno avuto la meglio, rispettivamente contro l’Inter e la Fiorentina, mentre la Roma ha fallito la conquista dell’Europa League contro il Siviglia. Guardando al mercato del Toro, va detto che la situazione è ancora tutta in divenire, nonostante la data del raduno, fissata per il prossimo 7 luglio, sia ormai alle porte.L’acquisto dal Cagliari del talentuoso Bellanova, altro azzurro che si aggiunge a Buongiorno, Ricci e Pellegri, rappresenta un bel tassello per lo schema di Juric; l’altro acquisto, Haveri, dal Rimini, viene giudicato giovane di buone prospettive, anche se per esprimere un giudizio quanto meno attendibile, sarà necessario vederlo all’opera. Sono tuttora da definire i riscatti dell’ottimo Vlasic e di Miranchuk, mentre Singo, alla stregua di Belotti, ha rifiutato il prolungamento del contratto. A proposito del “Gallo”, la sua ultima uscita, e cioè di considerare la Roma la “sua” casa, ha lasciato basiti. Ma come, e il Toro dove ha giocato per anni, ha realizzato tante reti, ha indossato la fascia da capitano, e dove è diventato l’idolo dei tifosi granata, è già stato dimenticato? Questo calcio moderno avrebbe bisogno di una regolata, dovrebbe albergare almeno un po’ di vero spirito sportivo, e non lasciarespazio solo al business delle televisioni, dei procuratori, e degli spudorati magnati. Siamo curiosi e ansiosi di vedere come sarà il nuovo Toro, sperando veramente che non perda qualche pezzo pregiato strada facendo.
Franco Venchi


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