La Stampa: "Torino, generazione Cairo: Noi ragazzi senza vittorie"
Il Torino vive l’era di Cairo con poche vittorie, contestazioni incessanti e promesse disattese. Scopri come i tifosi reagiscono tra speranze e rancore.

Generazione Cairo: il Toro di una crisi profonda
La La Stampa, in prima pagina, titola: “Noi ragazzi senza vittorie” — parole emblematiche, che fotografano bene il momento del Torino. Siamo nell’era Cairo, in cui l’entusiasmo e le ambizioni si scontrano con realtà impietose.
1. L’agonia del rendimento
Il club granata arranca da tempo. Nonostante investimenti e campagne mediatiche (sempre fuori luogo), i risultati tardano ad arrivare. La Generazione Cairo sembra dover convivere con una dolorosa assenza di successi.
2. Tifosi in rivolta e contestazione permanente
Il grido “Cairo vattene” non è più uno slogan occasionale: è diventato l’inno di una rabbia collettiva.
Sui muri della città compaiono striscioni invocanti la cessione del club, mentre dentro e fuori dallo stadio l’aria è carica di insofferenza.

3. Il Presidente Cairo tra dichiarazioni e silenzi
Urbano Cairo, spesso accusato di atteggiamenti talvolta provocatori, ha dichiarato “prima o poi venderemo il Toro”, senza però farlo con decisione.
In occasione della vittoria in Coppa Italia, ha parlato di “tifosi straordinari” anche da contestato: un tentativo di mediazione in un clima sempre più aspro.
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4. Il business del Toro e le promesse infrante
L’immagine del Torino è stata usata da Cairo come leva imprenditoriale, promettendo un ritorno ai fasti del passato, in realtà sono stati 20 anni di nulla; la somma di cessioni strategiche, ambizioni disattese e comunicazione assente ha generato un “corto circuito” tra società e tifosi.

5. Quale futuro per il Torino?
Il club appare impantanato: senza una svolta tecnica e progettuale, il baratro sportivo si avvicina. I tifosi, sempre più stanchi, chiedono chiarezza.
Riuscirà Cairo a reagire, oppure la Generazione Torino – senza vittorie e senza futuro – porterà il club ad avere sempre meno tifosi?