"È stato facile dire sì al Toro - le prime parole di Ricci in granata - perché è una grandissima piazza storica e perché lo reputo l'ambiente giusto per crescere, sia col mister che coi miei nuovi compagni, e fare qualcosa di grande". Da sempre all'Empoli, "in questo lavoro prima o poi arriva il momento di fare il salto. Ci tengo a ringraziare tutto l'Empoli ma adesso penso al presente e al Torino". I granata li ha affrontati da avversari e si sono dimostrati "una squadra tosta, molto fisica, con grandissimi giocatori e che fa dell'intensità  la sua arma principale. Juric? Mi aspetto un tecnico molto duro, severo, ma per un giovane è la migliore cosa. Penso che possa farmi crescere". Per Ricci maglia numero 28: "E' il giorno del compleanno del mio babbo, ormai ce l'ho tatuato addosso". Oltre al calcio, il classe 2001 è iscritto anche all'università: "Studio Economia, cerco di portare avanti anche questo percorso - dice l'ultimo acquisto del presidente Urbano Cairo, che per strapparlo all'Empoli ha messo sul piatto circa due milioni di euro per il prestito e oltre otto per il riscatto - penso che sia un'opportunità per aprirsi al mondo intorno a noi. Il calcio è importante, ma non c'è solo quello".

(fonte tuttosport.com)


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