Roberto Mancini, la mamma, la Nazionale e l’Italia senza più CT
Roberto Mancini, tra nostalgia azzurra, difese materne e fallimenti recenti. L’Italia del calcio è in crisi, e il CT del futuro è un’incognita.

Il Mancio, l'azzurro e le scuse
Come si sa, la mamma è sempre la mamma e quella di Roberto Mancini non fa certo eccezione.
La difesa della mamma: ogni scarrafone è bello a mamma sua

D'altra parte lo sappiamo bene che ogni scarrafone è bello a mamma sua e l'ex Ct azzurro, e dell'Arabia Saudita, ha incassato la difesa di chi lo ha messo al mondo e lo ama certo più dei tifosi pallonari italiani .... e sauditi.
Certo questo è un momento particolare per il nostro prode, senza panchina dopo aver sperato nella Juve, nell'Inter, nel Milan e, perché no, nel Napoli, tutte Società a cui avrebbe detto di sì e che invece ....
Dalla Nazionale agli sceicchi: il Mancio e l’assegno saudita

Che dire poi di quella Nazionale che lui aveva abbandonato, non dopo aver mancato il Mondiale causa indigestione da .... Macedonia ...., ma quando i sauditi gli avevano presentato un assegno ricco di zeri, dimenticando per un momento di non essere un impulsivo ( mamma docet) e mollando baracca e burattini in men che non si dica.
Com'è andata con la Nazionale saudita lo sappiamo tutti, così come purtroppo sappiamo essere finito il suo sostituto, lo strombazzato Luciano Spalletti, arrivato in gloria e finito come uno "stoccafisso" dagli energumeni norvegesi.
Il ritorno di Mancini? Lacrime, scuse e opportunismi
La panchina azzurra è nuovamente vacante e cosa fa il Mancio? Si propone immediatamente, libero da impegni e pronto alla bisogna, perché alla Nazionale si può rinunciare senza poi fare finta di nulla, versare qualche lacrimuccia di finto pentimento, magari come dice la sua mamma, con qualcuno che lo ha trattato male e gli deve delle scuse?
Ma scuse de che? E lui le scuse per le brutture della sua squadra azzurra le ha fatte? Ma per favore .... Certo per risollevare l'Italia ci vuole ben altro che qualche ex campione del 2006, perché hanno vinto in campo, ma finora in panchina, o da dirigenti, che cosa hanno dimostrato? Esoneri, chiacchiere inutili e nessun fatto che giustifichi tutta questa considerazione.
Povera Italia che pena, anche se mi viene il dubbio che la colpa sia un po' di tutti, anche nostra, perché siamo un popolo di allenatori, ma senza un CT che valga Oronzo Canà.
Maurizio Vigliani