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La contestazione della Curva Maratona
La contestazione della Curva Maratona

Continua a montare la protesta dei tifosi granata verso il presidente Urbano Cairo. Hanno fatto il giro d'Italia le immagini del corteo con il quale i sostenitori del Toro hanno chiesto, per l'ennesima volta, al proprio presidente di andare via. Proteste che ormai vanno avanti da anni e che, in maniera “ironica”, Urbano Cairo ha definito ormai quasi come una normalità, che non fa più caso ai vari cori. 

“Le contestazioni? Per me sono come un acufene, mi ci sono abituato”

I numeri della contestazione

Secondo quanto riportato da Tuttosport, sarebbero stati circa 5.000 i tifosi del Torino presenti alla manifestazione organizzata contro il presidente Urbano Cairo. L’iniziativa, caratterizzata da cori e contestazioni, ha rappresentato un momento di forte dissenso nei confronti della gestione societaria. I sostenitori granata si sono radunati numerosi, dimostrando compattezza e determinazione nel far sentire la propria voce. La protesta non si è però limitata alla manifestazione in sé, ma è proseguita anche nelle settimane successive. 

Diversi striscioni di contestazione sono infatti comparsi in più punti della città, a testimonianza di un malcontento diffuso e persistente. Tali iniziative hanno rafforzato il messaggio dei tifosi, intenzionati a mantenere alta l’attenzione sulla situazione societaria. La contestazione, dunque, non si è esaurita in un singolo evento, ma è diventata un segnale costante e visibile del rapporto ormai compromesso con l’attuale proprietà.

Nuova contestazione in vista per il match con il Pisa?

La contestazione dei tifosi del Torino, iniziata con la manifestazione contro Urbano Cairo e proseguita con l’esposizione di numerosi striscioni in città, potrebbe avere un nuovo capitolo in occasione della sfida di Coppa Italia contro il Pisa. Secondo indiscrezioni, infatti, si sta decidendo il modo in cui la partita in programma per giovedì alle 20:45 sarà “seguita” dai tifosi del Toro, con Cairo che dovrebbe tornare allo stadio, dopo che domenica è stato assente. L’idea sarebbe quella di sfruttare la visibilità dell’evento per dare ulteriore risonanza al malcontento verso la società. 

Nulla è ancora stato deciso in maniera definitiva, ma l’intenzione sembra concreta. L’eventuale scelta dipenderà anche dal coordinamento tra i vari gruppi organizzati della tifoseria. Se confermata, la contestazione potrebbe assumere una forma significativa proprio durante una gara ufficiale. La partita contro il Pisa rischia dunque di diventare un nuovo palcoscenico per esprimere il dissenso della piazza granata


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