Resurrezione Granata - di Djordy 64
Resurrezione Granata - di Djordy 64

Abbiamo ricominciato da dove avevamo più o meno finito. Con una squadra identica per dieci undicesimi in campo e con l'aggravante di un allenatore che pratica e predica un gioco totalmente diverso dai predecessori, che ha chiesto giocatori per ruoli ben precisi con caratteristiche ben precise specie a centrocampo, giocatori non arrivati al di fuori di Linetty, e una logica sconfitta contro un' avversaria che in teoria sarebbe una nostra diretta concorrente per la corsa all'Europa League, dimensione che per il Toro dovrebbe essere la norma.

Ma norma per chi? A me non sembra che lo sia per la proprietà stessa del Toro. Cairo non ha evidentemente alcun interesse a costruire un Toro che punti in modo deciso e efficace all'Europa , altrimenti avrebbe agito diversamente ma non solo in questi mesi, anche negli anni scorsi. Ogni volta che si trattava di fare il gradino in più per salire di livello, il Toro è sceso. Eppure le occasioni ci sono state fin dai tempi di Ventura.

Il Toro di Ventura al terzo anno aveva messo su una squadra non eccezionale ma aveva due trascinatori di classe: Immobile e Cerci coadiuvati da una squadra che giocava per loro. Li ha venduti entrambi già a fine stagione, perchè loro volevano andarsene, senza ricavarne nulla di concreto al termine della stagione. Oltre a ciò non è stato riscattato El Kaddouri, rimasto solo in prestito puro un altro anno cosi come Kurtic che scarsi non erano. A Gennaio poi perdemmo Danilo D'ambrosio gestito male. E' chiaro che smantellando quella squadra, l'anno successivo nonostante una buona figura in Europa League, era difficile ripetersi. Quagliarella era buono ma da solo non bastava. Maxi Lopez è arrivato gratis solo a Gennaio.

Occasione di crescita buttata alle ortiche per non dire altro. A quella squadra invece di perdere Cerci, Immobile, Kurtic e D'ambrosio senza sostituirli con pari livello, bastava aggiungere qualcosa e avrebbe forse lottato per qualcosa di più.

L'anno successivo a quello chiuso al nono posto e dopo l'impresa di Bilbao, il Toro perse Darmian, El Kaddouri, Gazzi e a Gennaio Quagliarella vale a dire una buona parte degli artefici dell'impresa di Bilbao, oltre che Farnerud per un grave infortunio e il buon Beppe Vives per raggiunti limiti di età.

Altra occasione con Sinisa Mihajlovic. Questo tecnico aveva trasmesso una mentalità molto offensiva , e grazie al trio offensivo Liaijc, Belotti e Iago , segnava goal a raffica. Peccato che Sinisa abbia dovuto fare i conti con una qualità non eccelsa a centrocampo e soprattutto in difesa. Infatti nel frattempo, avevamo perso Glik e Darmian , oltre all'ammutinamento di Maksimovic, forse non gestito al meglio manco lui, e Sinisa dovette fare i conti con una difesa ballerina. Sostituire Glik, Darmian e Maksimovic con Rossettini, Castan o Ajeti non è probabilmente il massimo, nemmeno con l'aiuto di Carlao a Gennaio...

Il trio Liaijc, Belotti e Iago Falque però faceva divertire, ma mancava qualcosa dietro di loro, specie nella difesa ma non solo. Il centrocampo vedeva Valdifiori in regia. Valdifiori che però veniva da un annata fallimentare a Napoli, cosa che ha pagato in quell'anno. Poi Obi spesso rotto, Benassi con i suoi alti e bassi, Acquah generoso ma falloso e Baselli.

Arrivammo noni ma il Toro aveva dato segnali positivi. Si trattava di rinforzare la squadra a dovere, per tornare in Europa, affiancare qualcuno a Belotti per variare lo spartito, Liaijc e Iago erano ottimi ma incostanti. Sarebbe servita un altra punta tipo Simeone o Zapata ma arrivò Niang, giocatore che non era mai stato goleador e reduce da tanta panchina al Milan. Inoltre perdemmo Benassi, uno dal goal facile per essere un centrocampista e a parte Nkoulou, nessun rinforzo significativo. E salutammo anche Zappacosta, a quei tempi in Nazionale, adesso è al Genoa...

L'anno successivo alle prima difficoltà, infatti, Sinisa venne esonerato senza colpe. Venne un allenatore con idee diametralmente opposte a Sinisa, con un modulo più compatto ma molto meno offensivo, più prudente. Arrivammo noni o decimi non ricordo, ma Mazzarri dovette portare avanti una squadra in corsa non fatta da lui.

L'anno successivo perdemmo Liaijc, un tassello di qualità e la squadra venne costruita sul 352. Compattezza in difesa, un signor portiere , buoni centrali difensivi, Belotti in attacco con Zaza però arrivato troppo tardi cosi come Soriano ma alla fine grazie anche alle parate di Sirigu e alle prestazioni di Izzo, Nkoulou, Ansaldi e De Silvestri oltre all'abnegazione di Rincon, centrammo il settimo posto e grazie al forfait del Milan arrivammo ai preliminari.

Cosa avrebbe dovuto fare Cairo con un simile colpo di fortuna ? Per la seconda volta il Toro finiva in Europa grazie a disgrazie altrui. Semplice. Cairo avrebbe dovuto innestare qualità a centrocampo in una squadra troppo muscolare e poco qualitativa, ovvero un regista, un metronomo che dettasse i tempi e evitasse sofferenze alla difesa. E anche quantità perchè stante la fragilità di Baselli, Lyanco e Ansaldi sarebbe stato neccessario per combattere su più fronti, avere una rosa più larga oltre che tenicamente più forte.

Niente da fare. Dopo la gestione dilettantesca di Nkoulou e Petrachi , il mercato è stato nulla fino all'ultimo giorno, con soli due innesti a tempo scaduto, quando ormai il Toro è stato buttato fuori dal Wolverhampton. A questa grave mancanza si è aggiunto di peggio a Gennaion; infatti nonostante una rosa inadatta e risicata, invece di prendere rinforzi per Mazzarri, sono stati ceduti quattro giocatori per risparmiare sull'ingaggio. Risultato crisi totale di squadra e di risultati con esonero di Mazzarri inevitabile e chiamata a Longo per salvare il salvabile. Missione riuscita e tanti saluti di riconoscenza .....

Cairo ha scelto Giampaolo. Giampaolo è un integralista del 4312 , che nel suo modulo considera colonne portanti il regista arretrato come vertice basso di un rombo, il trequartista puro come vertice alto e due mezzali veloci come vertici laterali

Il Toro di Mazzarri non aveva nessuno in rosa con almeno una di queste caratteristiche . E tutt'oggi a campionato iniziato , Giampaolo non ha ancora allenato la squadra che lui ha chiesto prima di firmare. Si perchè nessun allenatore firma a scatola chiusa, lo ha fatto solo Moreno ma per amore granata .

Giampaolo ha sicuramente voglia di rivalsa, è stato felice di accettare, il Toro è piazza importante ma di sicuro ha fatto delle richieste, messo dei paletti, ricevuto delle promesse e delle garanzie.

Leggere dichiarazioni di Cairo che afferma di avere visto una buona squadra o dichiarazioni di Vagnati che dice che non c'è fretta per un regista, fa male. A meno che non si tratti di pretattica per affondare i colpi in pochi giorni sia chiaro, ma se cosi non fosse, ripeto che il Toro merita rispetto a iniziare dal suo proprietario, i suoi tifosi non meritano di essere presi in giro. Leggere che Rincon è regista è prenderci in giro. Leggere che il Toro ha giocato abbastanza bene a Firenze è prenderci in giro. Leggere che Berenguer è un trequartista puro è prenderci in giro. Far credere che Meitè è la mezzala destra dei sogni di Giampaolo è prenderci in giro. Non ammettere che Izzo ha la testa altrove e che comunque non è terzino destro è prenderci in giro. Non parlo di Zaza perhè in questo caso la colpa non è del presidente ma è del giocatore stesso che evidentemente, nonostante l'impegno che lui mette sempre, non riesce a trovare concretezza e continuità nelle sue giocate e ieri sera potrebbe essersi giocato un gran pezzo di fiducia di Giampaolo.

E' un vero peccato perchè nel primo tempo nonostante la mancanza di giocatori cardine e il ritardo nella preparazione, si è vista l'impronta del tecnico. Un impronta che Giampaolo è davvero in grado di dare ma non con i giocatori di Mazzarri. Mancano almeno 5 tasselli di cui almeno 3 titolari fondamentali e oggi assenti nelle rosa. Il più importante è il regista e qui non si puo sbagliare. Perso Biglia, perso Badelj le occasioni low cost sono terminate. Se si vuole Torreira basta tergiversare, si affondi il colpo subito, sia per aiutare Giampaolo, sia per lanciare un segnale. Poi si prenda un bel trequartista e si facciano le cessioni necessarie per non avere una rosa troppo ampia, ma per ogni cessione deve corrispondere un entrata. Se parte Zaza deve arrivare un altra punta. Se parte Verdi deve arrivare un altro attaccante meglio se trequartista. Se parte Izzo deve arrivare un altro buon entrale di difesa.

Spero che non sia già troppo tardi, perchè sabato ci farà visita l'Atalanta la stessa che solo otto mesi fa ha sgretolato ogni speranza del Toro e dei suoi tifosi, esponendoli alla vergogna del peggior risultato della sua storia e dato inizio alla discesa verso la salvezza.

Basta il Toro merita altro, soprattutto merita rispetto. Se non si è in grado di gestire una squadra importante come il Toro l'unica strada è la cessione della società. Se invece si è in grado lo si dimostri con i fatti , basta giocare sulla pazienza dei tifosi granata, pazienza che ormai si è dissolta da tempo.

Insieme all' entusiasmo...


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