Cairo commemora il Grande Torino ma in solitaria: ecco perchè
La cronaca della marcia del 4 maggio

Il 4 maggio è una giornata storica per i tifosi del Torino. Ogni anno, infatti, si celebra in questo giorno il memoriale della strage di Superga, e i sostenitori granata marciano per le vie della città fino ad arrivare al Monumentale e alla Basilica, dove solitamente si celebra una messa. Questa volta, invece, alla visita al Monumentale c'era un grande assente, il presidente Cairo, per un motivo ben preciso.
Toccata e fuga di Cairo
Il presidente Cairo questa mattina ha voluto onorare il Grande Torino. Assieme a lui c'era solo il figlio Federico e quella del presidente è stata solo una toccata e fuga, prima di ripartire per Milano.
A Torino, intanto, il cappellano granata don Riccardo Robella ha tenuto una benedizione al cimitero e migliaia di tifosi hanno colto l'occasione di questa marcia per contestare ancora una volta il patron granata. Il presidente, quindi, ha preferito evitare la massa dei tifosi che savano salendo a Superga, simbolo probabilmente di quella distanza che durante la marcia denunciava Pasquale Bruno.
Le parole di Pasquale Bruno
Il toro siamo noi. La cosa bella è che non ci sono solo gli ultras oggi, ma anche i ragazzini e le famiglie che rappresentano il Toro. Il popolo granata è triste perchè stiamo viendo un periodo di nulla che dura da venti anni. Speriamo che questa agonia possa finire il più presto possibile: il vostro amico (Cairo, ndr) è salito a Superga da solo, per farvi capire quello che prova verso di noi. Forza vecchio cuore granata.
La squadra sarà presente
Per quanto riguarda la squadra, saliranno al Colle alle ore 17 per assistere alla tradizionale commemorazionecon la successiva lettura della lapide da parte del capitano Duvan Zapata.