CENTROCAMPISTI

Brekalo: sono costretto a fare una pagella oggettiva senza farmi coinvolgere dalla delusione sull’uomo che, cambiando procuratore, già si crede un fenomeno e pretende palcoscenici che, a mio parere, ancora non gli competono. Tornando al campionato, arrivato all’ultimo secondo del calciomercato, si è reso protagonista di un avvio scoppiettante con assist e reti, alla fine ne segnerà sette; nel finale ha fatto registrare un calo notevole con partite nel quale non riusciva più a mettere in evidenza il suo talento che, a mio giudizio, non è ancora sbocciato sui livelli che pensano lui, il suo procuratore e il suo papà. (6,5)

Linetty: secondo anno in granata e secondo anno deludente. Lo scorso anno era arrivato fortemente richiesto da Gianpaolo ed era finito molto presto tra i rincalzi, quest’anno il tardato arrivo dei trequartisti (che strano questo ritardo!!), avevano indotto Juric a schierarlo sulla trequarti con risultati poco positivi. Con l’arrivo di Praet e Brekalo è presto retrocesso a riserva di centrocampo giocando molto poco. (5)

Lukic: la vera grande rivelazione della stagione, è passato da essere un giocatore che si limitava al compitino a giocatore dominatore del centrocampo e fondamentale negli equilibri della squadra. Le doti c’erano, mancava qualcuno che lo aiutasse a metterle in evidenza. (8)

Mandragora: come nel precedente campionato, quando a gennaio arrivò al Toro reduce da un grave infortunio, anche quest’anno è stato bersagliato dalla sfortuna dopo un avvio nel quale era considerato titolare quasi inamovibile. Al ritorno dagli infortuni ha trovato sulla sua strada una condizione da ritrovare e un Ricci in grande crescita così che le sue presenze in campo non sono state numerose e tali da far decadere l’obbligo di riscatto dai rigati. In ogni caso, visto il suo temperamento da Toro, mi auguro ci sia la volontà di acquistarlo dai cugini. (6)

Pobega: grande fisicità, grande capacità di inserimento e anche una discreta propensione al gol. Sarà un grande protagonista del centrocampo della Nazionale Italiana, peccato che non lo sarà con la maglia granata, non mi dilungo sui motivi. (7,5)

Praet: scusate le ripetizioni, ma anche in questo caso parliamo di un giocatore preso con le tre caratteristiche tipiche del mercato di Cairo: in ritardo, in prestito e reduce da infortuni che ne avevano limitato le presenze al Leicester. Così Juric ha dovuto lavorare sul suo inserimento sia dal punto di vista tecnico che fisico. Giocatore di livello assoluto anche se soggetto a momenti nei quali si estrania dalla partita, però vederlo all’opera è una delizia. Ora vedremo come andrà la trattativa per una sua eventuale permanenza, io sono convinto che, tutto sommato, visto l’elevato rischio che salti tante partite 15 milioni siano troppi. (6,5)

Ricci: la bella intuizione di gennaio, preso nei giorni nei quali era stato convocato da Mancini per uno stage. Sicura promessa del calcio italiano, dopo un periodo di apprendistato è diventato titolare inamovibile del centrocampo granata. I margini di crescita che si intravedono fanno che sì che si possa tranquillamente scommettere sul fatto che diventi uno dei migliori centrocampisti italiani. (7)

Sandro Mellano


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