Baroni in sala stampa: "Petrachi mi ha chiesto di più. Perché Israel fuori? Vi spiego"
Le dichiarazioni rilasciate del tecnico granata in conferenza stampa
Al termine del match Torino-Cremonese, vinto 1 a 0 dai granata, il tecnico Marco Baroni ha risposto alle domande dei giornalisti in sala stampa. Ecco le sue parole riportate da TMW.

Cosa l'ha soddisfatta di più?
L'atteggiamento da Toro, da squadra. Si parte da qui, dal lavoro. Abbiamo recuperato Ismajli e Simeone, Zapata sta crescendo...E' tutto importante, oltre ai tre punti. Non era una gara scontata, l'abbiamo affrontata come dovevamo.
Petrachi le ha chiesto di più?
Ha ragione, darò ancora di più insieme alla squadra. Venivamo da risultati positivi, poi abbiamo perso giocatori importanti ma oggi ho rivisto cose molto positive.
Perché Ngonge e Casadei fuori?
C'è un mix, lo devo risolvere io. Casadei deve stare sereno, siamo tutti con lui. Anche per Ngonge è così, ha la mia stima e deve lavorare con professionalità e serietà: deve pensare al quotidiano, poi trovi le risposte in partita.
Nel primo tempo non ha girato il centrocampo?
Siamo partiti contratti, c'era un po' d'ansia, e poi ci siamo sciolti andando a portare pressione. Ci sono state molte situazioni in cui potevamo raddoppiare, non ricordo grandi pericoli della Cremonese. E' merito della squadra, l'abbiamo gestita bene a livello emotivo. E' un atteggiamento che considero di crescita.
L'importanza di Vlasic?
E' importante, come tanti altri, e sta trovando il suo ruolo. Si sta centrando dal punto di vista psico-fisiche: nella difficoltà, quando sei squadra diventa tutto più facile.
Come ha visto Gineitis?
Molto bene...Ho grande fiducia: gliel'ho detto in settimana, in Nazionale gioca più sereno. Le pressioni e le responsabilità non stanno su un campo di calcio, devi portare la gioia. Ha qualità e gamba, deve migliorare. Abbiamo giocato sulla catena di sinistra con tanti destri, lui può darci soluzioni migliori. Ha messo ritmo e personalità, se toglie qualche errore nella gestione del pallone...Ma sono soddisfatto.
Paleari è il titolare?
In questo momento, sono sincero: Israel lavora ma deve trovare serenità. Paleari è una certezza perché è un uomo squadra e uomo spogliatoio, ha senso di appartenenza. Era giusto che oggi l'affrontasse lui"
Il tocco di mano di Simeone?
Non l'ho rivisto. Serviva la prestazione di squadra, l'abbiamo centrata. Ci prendiamo i tre punti, facciamo una bella settimana.
Quanto è importante Paleari?
C'è una bella armonia anche con Israel e con Popa. Paleari non era completamente a posto, ma ci serviva la sua voglia e la sua personalità. Ha preso ancora più punti di valori umani, si è fatto trovare pronto.
Su Pedersen, Lazaro e Nkounkou
Nkounkou deve togliere amnesie e fragilità, è stato un momento particolare e ha avuto un figlio. Mi serve la sua presenza mentale, ma sono contento di Pedersen e Lazaro e Biraghi è entrato bene.

