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stefano borghi

Stefano Borghi ha commentato come di consueto la giornata di Serie A appena trascorsa, trattando in maniera approfondita anche Torino-Milan, vinta con una clamorosa rimonta dai rossoneri.

Lecce Torino, Marco Baroni intervistato da DAZN
Lecce Torino, Marco Baroni intervistato da DAZN

Torino: attacco ambizioso…

Ci ha messo del suo anche il Torino, e adesso ne parliamo. Il Torino conferma di avere qualità nel reparto offensivo: con il recupero di Duván Zapata, l’attacco granata torna a essere ambizioso, da squadra che può pensare in grande.

…difesa inadeguata

Il problema, però, è la difesa, che continua a dimostrarsi inadeguata per un campionato di Serie A, sia nelle individualità sia nei valori tecnici, più che nella struttura collettiva.

Il problema non è Baroni

Per questo motivo ritengo che il problema principale non sia l’allenatore. È vero che la classifica del Torino impone grande attenzione e che Baroni, probabilmente, abbia commesso degli errori. Tuttavia, si nota il suo lavoro continuo nel tentativo di dare un’identità a una rosa che, per caratteristiche, fatica oggettivamente a trovare un sistema coerente.

La prestazione del Torino

Il Toro era addirittura scappato sul 2-0, trovando un rigore in avvio, realizzato con grande freddezza da Vlašić, che è riuscito a superare anche il para-rigori per eccellenza di questa stagione, ovvero Maignan. Il portiere del Milan aveva toccato il tiro e ha rischiato di parare il terzo rigore del suo campionato, però Vlašić ha fatto un’ottima partita: è un ottimo giocatore e la sua prestazione, soprattutto nel primo tempo del Torino, è stata di spicco. Poi è arrivato il 2-0 con il ritorno al gol, dopo oltre un anno, di Duván Zapata.

Zapata è un grande giocatore e si è dimostrato anche un grande leader per questo Torino. L’anno scorso il suo infortunio a inizio stagione fu una zavorra per il progetto Vanoli, anche perché non venne mai realmente sostituito. Quest’anno è tornato con i tempi giusti, considerando fisicità ed età, ma su Duván si può sempre mettere la mano sul fuoco: oltre a essere forte, è anche un uomo estremamente coinvolto.

Su questo doppio vantaggio il Torino poteva e doveva costruire. Un doppio vantaggio che, secondo me, si origina anche perché il Milan ha sbagliato l’approccio: non è stato un approccio assatanato, sicuramente, ma non ho visto una squadra molle o entrata tardi in partita. Il Torino ha fatto bene e il Milan è stato condannato da due grossolani errori individuali.

Molto Torino nella rimonta

Nella rimonta del Milan c’è però anche molto Torino. Sul gol di Rabiot, tiro formidabile, la mia mentalità mi porta sempre a partire dal bello, ma la sensazione è che Israel potesse spingere un po’ di più e partire un filino prima. Il problema del portiere al Torino è un problema serio: è stato ceduto Milinković-Savić, punto fermo degli ultimi anni, e Israel ha già palesato diverse incertezze. Paleari ha fatto buone cose, ma non so quanto possa essere un numero uno affidabile in Serie A per una squadra con ambizioni di metà alta classifica.


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