Torino-Cagliari 2 a 3. Per i granata terza sconfitta in campionato e adesso la squadra è da sola, ultima in classifica a 0 punti.
La situazione in casa Toro è gravissima, molto critica. Anche ieri nel primo tempo il Toro passa in vantaggio su rigore realizzato dal Gallo ma dopo, da parte dei ragazzi di mister Giampaolo, nessun altro tiro in porta per tutto il primo tempo. Intanto il Cagliari cresce, dopo pochi minuti pareggia con Joao Pedro e poi passa in vantaggio con Simeone sul quale pesa il grave errore di Lyanco, autore di una prestazione disastrosa. Sicuramente al brasiliano si può attribuire una quota di responsabilità su tutti i 3 goal del Cagliari.
Ma a parte Vojvoda, che porta a casa una prestazione sufficiente, il resto del reparto difensivo è nettamente deficitario.
Dall’uscita dal tunnel, per la ripresa, sui volti dei granata tutt’altro che espressioni di chi ha quella fame e quel fuoco negli occhi che ci si aspetta e si dovrebbe avere quando stai perdendo. Nonostante ciò grazie a Belotti, l’unico giocatore che incarna ancora lo “spirito Toro”, l’unica sorgente di speranza, grinta, determinazione, l’unico simbolo e appiglio per il popolo granata, il Toro riesce ad acciuffare il 2-2.
Il Cagliari però con Simeone trova il terzo goal, quello del vantaggio, complice anche un altro errore grave questa volta commesso da Sirigu che si lascia sfuggire il pallone arrivato da un cross di Nandez. Simeone ci crede, ne approfitta e infila il pallone in rete.
Nel recupero prima Verdi sbaglia una clamorosa occasione da goal non trovando la porta, poi un minuto dopo Cragno riesce a bloccare un tiro in rovesciata da parte del solito Belotti.
La partita finisce 2 a 3 per la squadra sarda e il Toro si può paragonare a una barca che sta affondando.
Squadra che commette troppo errori difensivi e fatica ad impostare. Davanti ci si aspettava tutt’altro esordio da parte di Bonazzoli, ieri inesistente.
Cambi arrivati troppo tardi, un allenatore che pensa di poter giocare solo con un modulo… questi sono tutti limiti che il Toro ha, ma la società che cosa intende fare?
Continuare ad imbarcare acqua e continuare ad affondare?
Non c’è né un progetto ambizioso né programmazione. Inutile girarci intorno, non c’è un dirigente che ci mette la faccia. Non vengono fatti investimenti essenziali e fondamentali (che porterebbero a risultati concreti perché, come in un orto, solo se semini raccogli!) e vengono fatte tante parole e promesse ma pochi fatti.
C’è bisogno di una scossa forte!
I giocatori risultati positivi al Covid, le sole 3 amichevoli disputate, il non aver giocato la terza giornata contro il Genoa e il fatto di aver avuto giocatori impegnati con le Nazionali non possono essere alibi!
Quest'anno, dopo la pessima stagione scorsa, alibi non ce ne saranno!
Venerdì ci sarà la sfida contro un Sassuolo che sta viaggiando forte e che ieri ha festeggiato la terza vittoria e il fatto di essere salito al secondo posto in classifica.
Il Toro non potrà sbagliare… Altrimenti qualcuno, a stretto giro di posta, dovrà pagare gli errori fin qui commessi.

Giovanni Goria


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