Domani alle 18 la partita Fiorentina-Torino aprirà la nuova serie A.
Il Toro, d’altronde come praticamente tutte le altre squadre, è una rosa “work in progress”.
Inevitabile circostanza dovuta al fatto di avere un calciomercato condizionato dal Covid-19, con squadre che puntano di più agli scambi e ai prestiti, che vogliono cedere giocatori ma che non riescono a farlo poiché nessuna società ha l'intenzione e la forza economica di spendere grandi cifre.
Fino adesso il Toro si è mosso bene e abbastanza velocemente. L'unica pecca è ancora l’assenza di un regista, un tassello fondamentale che ancora manca a Giampaolo.
Si sta puntando il tutto per tutto su Torreira, una trattativa molto complessa che sta diventando una lunga telenovela.
Dopo Fiorentina-Torino bisognerà assolutamente dare l’accellerata finale per consegnare a Giampaolo il “motore della squadra”.
Intanto domani pomeriggio nel ruolo di regista ci sarà “El General” Rincon, unico giocatore a disposizione per ricoprire quel ruolo.
A colmare le lacune tecniche in fase di impostazione sicuramente saranno determinanti la cattiveria e la grinta agonistica che hanno sempre contraddistinto il venezuelano.
Il mercato sta per terminare: il 5 ottobre si sta avvicinando. Adesso è il momento più importante per finire di costruire nel migliore dei modi un Toro cucito su misura per il nuovo mister e per dare vita a un progetto lungo, duraturo e vincente stile Atalanta.
Ieri è stato ufficializzato l’acquisto di Murru, intanto la società continua a lavorare per piazzare gli esuberi, come Djidji che presto diventerà un giocatore dello Spezia.
Sempre riguardo al fronte uscite c’è una situazione particolare legata ad Izzo da sistemare al più presto e ormai, a questo punto, dopo il match al Franchi di Firenze.
Infine oltre a Torreira si lavora per acquistare un difensore, piace molto Ferrari. Come trequartista, invece si continua a seguire Filip Marchwinski. Nel fine settimana è previsto un incontro tra il ds Vagnati e un rappresentante del suo entourage.
Tra i punti di forza del polacco, classe 2002, ci sono la fisicità, un’ottima abilità nel gioco aereo e un buon tiro.
Con un talento come lui e con Torreira il Toro potrà veramente volare.
Intanto domani pomeriggio a Firenze bisognerà vincere…

Giovanni Goria


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