TorinoFc
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SABATO 07 OTTOBRE 2023, ORE 18,00

JUVENTUS  - TORINO:  2  -  0

Duvan Zapata

MARCATORI: GATTI al 2’, MILIK al 17’ s.t.

JUVENTUS (3-5-1-1): SZCZESNY; GATTI, BREMER, DANILO (Cap.); WEAH, MCKENNIE, LOCATELLI, RABIOT, KOSTIC (dal 31’ s.t. CAMBIASO); MIRETTI (dal 1’ s.t. MILIK); KEAN (dal 40’ s.t. YILDIZ).

ALL.: ALLEGRI

ESPULSI: NESSUNO

AMMONITI: GATTI per gioco scorretto

CAMBI DI SISTEMA: NESSUNO

 

TORINO (3-4-2-1): MILINKOVIC-SAVIC; TAMEZE, SCHUURS, RODRIGUEZ (Cap. - dal 38’ s.t. VOJVODA); BELLANOVA, RICCI, ILIC (dal 38’ s.t. PELLEGRI), LAZARO (dal 38’ s.t. GINEITIS); SECK (dal 26’ s.t. SANABRIA), VLASIC; ZAPATA.

ALL.: JURIC

ESPULSI: NESSUNO

AMMONITI: BELLANOVA per gioco scorretto.

CAMBI DI SISTEMA: dal 38’ s.t. 3-4-3

 

ARBITRO: MASSA di Imperia. VAR: MAZZOLENI di Bergamo.

E’ dall’Aprile 2015 che il Toro non vince il Derby della Mole, l’unico vinto degli ultimi 31 Derby disputati (23 sconfitte e 7 pareggi). Sono numeri impressionanti, che fanno male. Ma anche sabato, contro una Juventus tutt’altro che irresistibile, i granata non sono neanche riusciti a raggranellare un punto.

La colpa è di tutti, Juric compreso, ma il giocatore che merita di sedersi in panchina, nelle prossime partite, è il portiere Milinkovic-Savic, che effettuando due uscite a vuoto su altrettanti calci d’angolo, ha consentito a Gatti, prima e a Milik poi, dopo un quarto d’ora dalla prima rete, di raddoppiare e mettere fine alla partita.

Nel primo tempo si è vista una partita brutta, conseguenza del poco gioco e poco ardore espresso dalle squadre in campo, anche se il Toro, almeno nella prima frazione, si è visto di più. Ma Juric deve avere, qualche volta, il coraggio di osare; Allegri ha lasciato in panchina Milik, e perché Juric non ha optato per una formazione più offensiva, inserendo Sanabria, che è stato, nella passata stagione, il goleador granata con 12 reti realizzate?

Juric sta insistendo con Seck, che dopo aver fatto una sgroppata all’inizio partita, scompare, commettendo anche errori marchiani. Ilic è inguardabile e continua ad avere un atteggiamento irritante; oltre a non saper calciare i calci d’angolo e le punizioni, commette errori, come quando ha perso palla a centrocampo, innescando la ripartenza della Juventus, che ha guadagnato il corner da cui è nato il primo gol bianconero.

Juric alterna troppo spesso bastone e carota, ma così facendo deprime la squadra, anziché rasserenarla. Radonjic prima messo da parte, poi recuperato come “Figlio Prodigo”, poi ancora criticato, eppure un giocatore come Radonjic, beninteso quando non si dimostra indolente, farebbe comodo per dare qualità all’attacco.

Zapata non ha giocato bene, ma dalla sua c’è il fatto, innegabile, che non viene servito a dovere. Si ha la netta sensazione che il giocattolo si sia rotto, al di là delle troppe e prolungate assenze (ma anche qui ci si dovrebbe chiedere perché l’infermeria granata non riesca a svuotarsi), perché un’involuzione quale quella di Ricci e di Vlasic, in particolare, sono inspiegabili.

Tameze è piaciuto per l’impegno, e per il sacrificio che gli è stato chiesto, e cioè giocare in difesa, lui che è un mediano. Sanabria, nei pochi minuti che ha giocato, si è esibito in una bellissima semi rovesciata che ha lambito il palo di Szczesny, sfiorando un gol da cineteca.  Vojvoda è entrato a pochi minuti dalla fine, dopo un’assenza prolungata per infortunio, ma è riuscito a fare i due cross migliori dei granata nell’arco della partita. 

C’è da sperare che la sosta per le Nazionali porti un po’ di serenità nell’ambiente e, quello che è più importante, che la squadra e lo staff intero, riescano a chiarirsi le idee e recuperare lo spirito “Toro”, che sinora non si è visto.

Franco Venchi


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