Il Torino di Moreno Longo dovrà spingere sull'acceleratore alla ripresa della Serie A: i granata sono scivolati in una pessima situazione in classifica e non si potranno permettere cali di concentrazione, come ha ribadito il tecnico ai microfoni ufficiali del club: “I ragazzi si sono presentati al meglio, vogliono ripartire dopo questa lunghissima e strana pausa. In questi giorni stiamo lavorando su tutti i fronti: dobbiamo assolutamente riportare i giocatori in una condizione ottimale, poi dobbiamo tornare a curare gli aspetti tecnico-tattici su cui stavamo lavorando a febbraio". Ma l'obiettivo più importante è un altro: "Il Toro deve ritrovare quell’autostima che nell’ultimo periodo era mancata. Perché ci sono le potenzialità per fare sicuramente meglio. Bisogna dunque pensare positivo e conquistare punti con le prestazioni già contro il Parma.

Mancano 13 giornate alla fine, un terzo buono di stagione regolare: "Questo vale per tutti: tutte le squadre saranno in queste condizioni e si partirà alla pari. Non voglio che la mia squadra possa avere alibi nella testa, noi dovremo essere abili ad adattarci. La capacità di adattamento potrà fare la differenza”. Il Toro ha perso già Baselli (rottura del crociato e stagione finita) e Verdi, ko oggi per un guaio muscolare: "Ci dispiace per Daniele, è un giocatore molto importante per noi, ma sono sicuro che chi gocherà al suo posto non lo farà rimpiangere”. I cinque cambipotranno tornare utili per ruotare tutti i protagonisti della rosa: “E' una novità congeniale, specie nelle prime partite quando la condizione sarà precaria per tutte le squadre è una novità che darà la possibilità ai giocatori di rifiatare.

Longo si focalizza poi sul prossimo avversario, il Parma di D'Aversa“Ha un’identità ben precisa costruita negli anni, ma che nell’ultima stagione ha saputo evolversi. Il loro diktat tattico non si basa più solo sui contropiedi, ma hanno imparato a costruire gioco. Il campo dirà chi tra noi e loro ha lavorato meglio”. Ovviamente si giocherà a porte chiuse: “Giocare senza pubblico è molto difficile; i tifosi sono parte integrante del nostro lavoro, sono coloro che rendono affascinante tutto quel che noi facciamo, e la nostra tifoseria è calda e preziosa. Ma non vogliamo alibi: dobbiamo saperci adattare ed essere pronti a fare quello che dobbiamo fare”, conclude Longo.

(fonte tuttosport.com)


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