Non si può non commentare un recente episodio inqualificabile che mostra il post di un tifoso del Toro, così si definisce, intento a scrivere sui social che si augura che il Granatastore fallisca e invita espressamente a non fare più acquisti presso i punti vendita del Toro. Come molti ricorderanno Carlo Testa, titolare dei punti vendita in questione, alcuni mesi fa ha già subito un aggressione proprio davanti al Granatastore in Piazza Castello.
Allora qui è arrivato il momento di fermarsi. Non c’entra Cairo, non c’entra Vagnati, non c’entra la squadra, non c’entra Giampaolo… non c'entrano proprio né il Toro né il calcio.
Questa è la testimonianza che quello che stiamo attraversando, questa pandemia mondiale, il periodo di lockdown, la situazione disastrosa dal punto di vista sociale ed economico, non ci hanno insegnato niente. In questo momento, difficilissimo e tragico, purtroppo c’è ancora qualcuno che augura del male al prossimo.
In più a una persona che tanto ha fatto, tanto fa per il Toro e per i suoi tifosi, un “fratello granata”, “un figlio del 4 maggio” come a lui stesso piace definirsi.
Dietro al Granatastore c’è un lavoro immenso e instancabile di una famiglia, una splendida famiglia, un team con diversi dipendenti che si impegnano con competenza, amore e passione nel proprio lavoro. In tutti questi anni ho avuto modo di constatare personalmente tutto questo. Ogni volta che andavo al Granatastore mi sentivo a casa e non penso che Carlo lo faccia solo con me, so e ho visto che lo fa con ogni persona che entra nei suoi negozi. Inoltre le testimonianze di affetto e i ringraziamenti che riceve sui suoi profili social da tantissimi tifosi del Toro che sono passati al Granatastore, che lo hanno conosciuto di persona o virtualmente, ne sono una prova inconfutabile.
Quanti racconti di vita granata ho ascoltato da lui, quanti discorsi interessanti e costruttivi ho avuto il piacere di fare con Carlo: ognuno di essi mi ha lasciato qualcosa, ognuno mi ha fatto crescere, mi ha fatto innamorare ancora di più del Toro ed è stata ulteriore benzina per coltivare il mio sogno di diventare un giorno ds del Toro.
Per tutto questo gli devo dire un grande grazie.
La rabbia, il livore, tutto questo male non aiutano… fidatevi!
Al di là del Toro e dei suoi risultati, torniamo a essere il popolo granata che si contraddistingue per “il bene”, non per episodi negativi come quello successo a Carlo Testa, e facciamo in modo che non accadano più.
“Lasciamo vuoto il Granatastore” hanno scritto a Carlo Testa, e io concordo sì, svuotiamo il negozio ma perché compriamo, acquistiamo prodotti ufficiali, aiutiamo un tifoso del Toro che ha fatto diventare la sua passione il suo lavoro e che sta vivendo, come tutti noi, un periodo difficilissimo. Torniamo ad indossare con orgoglio i nostri colori, incavolati con il presidente, con i giocatori e per i risultati sí, ci sta, ma in modo rispettoso, indossando nonostante e contro tutto e tutti i nostri colori con orgoglio! Questo è il popolo granata, questi siamo noi e questo è il Toro! Ecco perché io sto con Carlo Testa, un amico, un fratello, una persona che gode della mia stima, proprietario di due store ufficiali del nostro Toro!
Portiamo rispetto per le persone in primis e per il loro lavoro. Il male e augurarsi a vicenda che le cose vadano nel peggiore dei modi non ci contraddistinguono. Non è una caratteristica che appartiene al Toro e al suo popolo.
E adesso sciarpa del Toro sul collo… stasera bisogna vincere.

Giovanni Goria


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