Baroni: "Inspiegabile blackout dopo il gol. Sulla situazione ambientale vi dico..."
Le parole del mister granata in conferenza stampa

Il tecnico del Torino Marco Baroni risponde alle domande dei giornalisti in sala stampa dopo la sconfitta per 0 a 3 contro l'Atalanta.
Cosa la fa preoccupare o arrabbiare?
Ho parlato alla squadra: eravamo in partita, poi siamo usciti dopo il gol ed è una cosa inspiegabile. Tre reti prese in otto minuti, è un problema di atteggiamento mentale e non devi mai mollare perché si può recuperare. Avevamo trovato solidità e compattezza, ora c'è subito la Coppa Italia. Non si possono avere queste amnesie.
Come si può lavorare sull'identità?
Non mi spaventa il lavoro. Ho gestito situazioni come queste e lo farò anche adesso. Si parte dall'atteggiamento, che abbiamo avuto con Fiorentina e Roma, ma oggi dopo il gol non abbiamo più portato pressione e siamo andati indietro. Non deve avvenire, principalmente è l'atteggiamento mentale.
Cosa serve per cambiare le cose?
L'ho detto: siamo noi che dobbiamo cambiare con atteggiamenti diversi, partite feroci e di qualità. Dobbiamo riuscire a farle, dobbiamo invertire questo percorso. Solo questo può cambiare le cose.
I pochi gol
E' uno dei problemi. Abbiamo cercato equilibri, dobbiamo portare i giocatori in condizione e farli crescere dal punto di vista prestativo. Non è un problema di attaccanti, ma di soluzioni che possiamo e dobbiamo trovare partendo dalla compatteza di squadra. Dovrei togliere questi 8 minuti, ma dobbiamo guardare in faccia la realtà senza paura e lavorare.
Tanti errori difensivi
E' ciò che ho detto...C'è tanto dentro all'atteggiamento. Avevamo qualche situazione precaria, è una situazione di squadra e di equilibri. Serve una maggiore attività fisica e mentale, spendere anche falli, servono anche partite ruvide. Non se ne viene fuori con un gioco lento, dobbiamo trovare ritmo difensivo e offensivo.
Su Zapata
E' entrato perché Simeone aveva i crampi ed era la situazione migliore per avere le due punte.
Era il rigorista designato?
Un giocatore come lui va sostenuto, ad ogni costo. Ha preso il pallone ed era giusto che lo calciasse. Ha bisogno di minuti e di lavoro, ci sono scelte di squadra e questa è stata una scelta di squadra.
Si è rivisto un Toro senza ferocia e voglia come a San Siro
Spendo due parole sulla situazione ambientale. E' la squadra che deve fare il primo passo, dobbiamo portare un'energia diversa e un calcio che trasmetta qualcosa. Devo trovare delle soluzioni, non è possibile avere un black-out così. Ci può stare subire un gol...Con la Fiorentina abbiamo fatto 21 falli: è sintomo di contatto, di aggressività, è ciò che dobbiamo mettere nelle prestazioni.
Non sono preoccupato, ma concentrato e attento. Ho ritardato qualche minuto perché ho fatto le prime analisi con lo staff, c'è da lavorare e lo sapevo. Ci sono tante componenti che ho già elencato, non le dico ancora perché non voglio mai alibi. Altrimenti lo trasferisco alla squadra.