Torino Inter, Paolo Vanoli in conferenza stampa
Torino Inter, Paolo Vanoli in conferenza stampa

Il tecnico granata Paolo Vanoli ha presentato il match in programma domani tra Torino e Inter in conferenza stampa. Ecco le sue parole riportate da Tuttomercatoweb.com.

Come sta lei dopo l'episodio della scorsa gara?

Se sono qui, sto bene...E' un sorriso. Ringrazio lo staff sanitario, è intervenuto subito, e anche il personale della croce rossa con tempestività. Con l'anestesista è stato efficace, ringrazio tutti. Non me lo aspettavo, sono stato travolto da un mare d'affetto. 

Non sono riuscito a rispondere a tutti, lo faccio oggi: grazie a tutti. La squadra sta bene, abbiamo recuperato Linetty e Ricci. Casadei ha avuto un piccolo sovraccarico, ma sta benissimo. Dobbiamo valutare Sosa che è rientrato parzialmente in gruppo, vediamo se portarlo domani. 

E poi Karamoh ha avuto un inizio di pubalgia, penso che non sarà a disposizione. E forse Pedersen che ha avuto un trauma facciale, vediamo oggi con gli esami.

Ricci
Samuele Ricci

Sull'Inter finalista di Champions League

Faccio i complimenti a tutti, è un traguardo importante raggiunte con due gare incredibili e belle per il calcio. Sono partite che si motivano da sole: quando incontri una grande squadra, non ci sono problemi. Quindi saremo carichi.

Come si interpreta una gara del genere?

Abbiamo la fortuna di avere motivazioni, quando incontri squadre con obiettivi forti inconsciamente devi stare in partita. A volte non ce l'abbiamo fatta dall'inizio, ma abbiamo sempre reagito. Guardiamo a noi, continuiamo il percorso di crescita. A volte si fa un passo indietro per farne due avanti.

Siete reduci dal 4 maggio: cos'ha lasciato?

Sono andato a Superga due volte: la prima volta quando sono arrivato perché volevo capire cosa fosse la storia di questo importante club, l'altro giorno ho vissuto la storia. 

La cosa più forte è stato il rumore del silenzio davanti alla lapide quando Zapata ha letto i nomi. Me l'avevano raccontato, devo dire grazie perché ho avuto la fortuna di viverlo. 

La marcia? I tifosi sono una parte importante, hanno il diritto di dire ciò che pensano. Il grande insegnamento che ho avuto quest'anno è che noi e loro siamo andati avanti sulla stessa strada: si poteva fare meglio nel primo tempo con il Venezia, ma poi abbiamo dimostrato che non vogliamo i tradire i valori.