Urbano Cairo e Davide Vagnati
Urbano Cairo e Davide Vagnati

Ma quando ha visto Juric e Vagnati azzuffarsi in quel parcheggio?

"Cose che capitano. L’eccezionalità stava nel fatto che qualcuno aveva filmato la scena. A volte succede di esagerare. Ma si sono rappacificati e hanno lavorato bene insieme, infatti nella stagione scorsa abbiamo fatto meglio di quella precedente. A Juric non ho neppure parlato dell’episodio". 

Urbano Cairo e Davide Vagnati

E a Vagnati?

"Mi ha chiamato lui per avvertirmi che stava circolando quel video. Gli ho detto: 'Non preoccuparti, mettiamo a posto tutto...'. Poi gli ho chiesto: 'Ma è vero che mi hai dato della testa di...?'. E lui, un po’ in difficoltà: 'No... non è possibile...'".

Andrea Belotti e Urbano Cairo

Rimpianti per Belotti? Poteva essere venduto meglio e prima? 

"È andata così. Belotti ci mette 12 partite per segnare un gol, esplode al secondo anno con Mihajlovic che in attacco gioca a 3. Segna 26 reti. Gli dico: 'Io, nel nuovo contratto, ti metterei una clausola di 100 milioni per l’estero. È un modo per posizionarti'. Avevano appena venduto Higuain per 90. Infatti, una sera a cena con Florentino Perez, a Madrid, mentre stiamo parlando dei nostri giocatori, gli dico: 'Sto pensando di mettere una clausola di 100 milioni al mio centravanti'. Florentino si anima improvvisamente e mi chiede di tutto su Belotti. Questo era il senso della clausola. Il Milan ce lo chiede in prestito con un mezzo obbligo di riscatto. Fassone si giustifica: 'Abbiamo già speso tanto'. Sì, ma stiamo parlando di un cannoniere da 26 gol e, se lo do in prestito senza incassare, come lo sostituisco? Belotti vuole andare al Milan, ci rimane male, gioca un brutto campionato. S’infortuna spesso. Non ho rimpianti, anche perché io guardo sempre avanti". 

Bremer, acquistato a 6 milioni e venduto a 42 più 9 di bonus: la sua plusvalenza più grande?

"Forse sì. È un grande giocatore, forte, potente. È cresciuto sotto Mazzarri, anche se all’inizio lo faceva giocare poco, ma lo ha formato. Poi lo ha aiutato molto Juric".  (La Gazzetta dello Sport)

Cairo a La Gazzetta su Juric: "Qualche tensione c’è stata, ma l’abbiamo superata"

Nel corso di una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, il presidente del Torino Urbano Cairo ha parlato del rapporto con il tecnico granata Ivan Juric: "Ci siamo piaciuti subito. Doveva arrivare prima. Ma non se la sentiva di lasciare il Verona che gli aveva dato fiducia, dopo un solo anno. Noi disputammo uno dei peggiori campionati della mia gestione. In ospedale, dov’ero ricoverato per il Covid, vidi due partite: Genoa-Toro 1-2, bella, mi tirò su; e Toro-Lazio 3-4 con due gol presi al 95’ e al 98’. Mi tornò la febbre. Dissi a Juric: “Stavolta però vieni”. Ed è venuto al Toro, anche se aveva altre offerte. È nato un bel rapporto, lo chiamavo spesso, ci parlavamo. Mi chiedeva sempre giocatori, io gli spiegavo che avevo investito negli anni precedenti e che avevamo perso molti ricavi con il Covid. Qualche tensione c’è stata, ma l’abbiamo superata".


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