Ricardo Rodriguez, ex difensore del Torino Fc
Ricardo Rodriguez, ex difensore del Torino Fc

MILANO – Ricardo Rodríguez racconta con schiettezza la sua esperienza al Milan sotto la guida di Gennaro Gattuso, diventata anche teatro di tensioni forti: “Con Gattuso volavano schiaffi in allenamento”, confessa il terzino svizzero nell’intervista esclusiva rilasciata a Calciomercato.com .

📌 Rodriguez, dalle tensioni al campo: l’era Gattuso

Gennaro Gattuso, accostato al Torino Fc
Gennaro Gattuso, può diventare l'allenatore del Torino Fc

Arrivato al Milan nel 2017, Rodríguez si afferma come titolare in Serie A. Ricorda con intensità la gestione di Gattuso, fra stimoli e scontri quotidiani: “Il clima era duro, ma ci ha spinto a dare il massimo”, ammette. Le scaramucce dell’allenatore rientrano secondo lui in un metodo duro ma incisivo.

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Prima del trasferimento definitivo al Betis, il 32enne svizzero era stato avvicinato anche dall’Inter, che – scrive Rodríguez – “Inzaghi stava cercando profili esperti” per rinforzare la fascia sinistra. Alla fine, però, ha scelto la Spagna, sbarcando a Siviglia sui primi giorni di agosto 2024 con un contratto biennale .

📊 Rodriguez: Statistiche al Torino (2020–2024)

Ricardo Rodriguez, ex giocatore del Torino Fc
Ricardo Rodriguez

Rodríguez ha vissuto una vera e propria rinascita al Torino, diventandone capitano e pilastro difensivo:

Stagione Squadra Presenze* Gol Assist Cartellini Gialli
2020–21 Torino FC 16 0 1 1
2021–22 Torino FC 34 0 3 3
2022–23 Torino FC 35 0 2
2023–24 Torino FC 35 (37 incl. Coppa) 1 2 4

 

Totale Serie A (4 stagioni): 120 presenze, 1 gol, 6 assist, 8 cartellini gialli.
– Nel 2023‑24, 37 presenze complessive (35 + 2 in Coppa Italia), 1 rete e 2 assist.

Rodriguez è stato un braccetto sinistro affidabile in difesa a tre, con leadership, disciplina e continuità, tanto da meritare la fascia da capitano nelle ultime stagioni sotto Juric .

Al Torino resta grazie a Juric
"Appena lo vedo gli dico che voglio andare via spiegandogli che non mandavo giù il fatto che un dirigente andasse in panchina. Lui mi disse 'Con me non succederà, fidati'. Mi sono fidato. Ha cambiato modulo ma ha trovato il modo di farmi giocare mettendomi braccetto, quell'anno sono rimasto al Torino solo per lui".

Hai ereditato la fascia da capitano di Belotti.
"Non volevo farlo, se me l'avessero chiesto Cairo o Vagnati avrei detto di no. Ma siccome è stata una volontà di Juric allora ho accettato".


Per due anni di fila hai lasciato che fosse Buongiorno a leggere i nomi dei morti di Superga al tuo posto, come mai? 
“Buongiorno è cresciuto nel settore giovanile del Torino e conosceva il club molto meglio di me. Sapevo già allora che avrebbe avuto una grande carriera, e lo ha dimostrato con il suo modo di giocare.”

L’unico gol in granata l’hai segnato proprio al Milan, da ex. 
“E ho anche esultato. Era l’ultima partita in casa, sapevo che Juric se ne sarebbe andato e che di conseguenza sarei andato via anch’io. Anche perché la società non ha fatto nulla per trattenermi a Torino, e così il mio contratto è scaduto. Non mi hanno nemmeno salutato, nonostante fossi stato capitano per due anni e avessi dato tutto per questo club. Una cosa del genere non mi era mai successa in tutta la mia carriera.”


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