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Abbandonato il Torino, la Red Bull potrebbe tornare alla carica per un altro club di Serie A. Il colosso austriaco, che detiene diversi club sia di calcio che di altri sport, non ha ancora avviato una collaborazione con nessuna squadra in Italia, a differenza di quanto fatto nel resto del mondo, dove ormai si sta espandendo in diversi Paesi, sia in Germania (come con il Lipsia), che soprattutto in America.

Per quanto riguarda il nostro campionato, la prima squadra a cui era stato accostato il colosso Red Bull è stato proprio il Torino, con Cairo che, a novembre, parlò di una possibile cessione della società. Secondo vari rumors, uno degli acquirenti interessati era proprio il colosso austriaco.

Nessun contatto tra il Torino e la Red Bull

Rumors che, però, sono stati subito smentiti dal presidente Cairo. Probabilmente queste voci erano nate dal momento in cui la Red Bull è diventata energy sponsor proprio del Torino, con i tifosi granata che hanno sognato per qualche mese l’arrivo di un’azienda così ricca e così importante, in grado di acquistare la società. E invece, in un’intervista a Calcio e Finanza, il presidente Cairo ha smorzato completamente tutte le voci che parlavano di un cambio di proprietà imminente.

Cairo
Urbano Cairo

Io non ho avuto proposte. Red Bull? Non ho mai avuto neanche mezzo contatto, l’ho detto cento volte, non ho mai avuto neanche mezzo contatto, proprio zero, nella maniera più assoluta, mai visti, mai visti e sentiti, se non per il fatto che erano degli energy sponsor del Toro, lo erano e non lo sono neanche più quest’anno.

La Red Bull nuovo sponsor della Roma?

Ma la Red Bull, abbandonata la pista Torino, si concentra su altri club con cui affiliarsi. E in queste ore sembra che ci sia un'altra squadra di Serie A pronta a collaborare con l’azienda austriaca: secondo quanto riportano dalla capitale, sarebbe proprio la Roma la società che sta trattando con la Red Bull per diventare il nuovo main sponsor della squadra giallorossa.

Oltre al colosso austriaco, sul tavolo della dirigenza giallorossa ci sarebbero altre idee, come quella di Google, azienda leader della navigazione in rete. Insomma, se per la Red Bull non c’è stato nessun contatto con il Torino, potrebbe comunque farsene una ragione molto facilmente e virare su altri club che, probabilmente, offrirebbero ancora più visibilità a livello internazionale al marchio.


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