Calciomercato italiano: sogni, debiti e realtà amara
Tra illusioni, debiti e sogni di gloria: il calciomercato italiano tra difficoltà economiche, Premier League e una Nazionale in crisi.

Compro, compro, compro

Sembra quasi la scena di "Una poltrona per due", solo che non siamo al cinema ma al calciomercato nostrano, con un piccolo, insignificante particolare .... quello che, salvo il milionario Como, prima bisogna vendere e se non lo si fa in Premier, diventa dura.
Si ha un bel da fare nomi più o meno appetibili e più o meno conosciuti, anche se i "soloni" sparano sentenze a capocchia più della mitica Marchi; la verità è che molti sono fasulli, qualcuno è davvero un "desiderata", altri hanno valutazioni folli e se arriva la quarantesima in ordine di importanza della Premier, ma con il portafoglio pieno, se lo porta a casa in carrozza.
Una Serie A povera e senza prospettiva
Siamo diventati poveri ed appetibili per vecchietti in cerca dell'ultimo contratto, per chi all'estero ha più o meno fallito, o per chi, sempre all'estero non se lo fila più nessuno e basta liberarsene anche a zero.
D'altra parte, chi tra i campionati maggiori ha i debiti del nostro calcio?
Che poi si spenda troppo e male è un discorso diverso, ma la situazione è questa e la conferma arriva dai risultati della nostra Nazionale, cui persino la Macedonia è andata di traverso, che è stata umiliata in modo imbarazzante dalla non certo imbattibile Norvegia e che quasi sicuramente avrà bisogno di andare nuovamente agli spareggi per giocarsi il Mondiale a venire.
Compro, compro, compro, poi ci si fa un bel segno della croce, pregando che la dea bendata non si volti da un'altra parte, ancora una volta, l'ennesima!
Maurizio Vigliani