Urbano Cairo
Urbano Cairo

CAIRO A RADIO TV SERIE A

Il Presidente del Torino Football Club, Urbano Cairo, ha concesso un’esclusiva a Radio-Tv Serie A. Clicca qui per vedere l’intervista con il giornalista Alessandro Alciato.

Urbano Cairo

Urbano Cairo ha parlato a Radio Serie A. Il presidente del Torino ha esordito riavvolgendo il nastro a diciotto anni fa: "Il Torino è un amore di famiglia. Nel 2005 stava per fallire e il sindaco di allora mi chiamò chiedendomi di acquistarlo per ripartire dalla Serie B. Mi convinse, anche mia mamma tifosissimo mi spinse ad accettare. Ci sono stati momenti in cui ho avuto qualche ripensamento ma ho sempre raddoppiati gli sforzi".

Cairo ha poi aggiunto: "Mi rendo conto perfettamente che per i tifosi non sono abbastanza dato che il termine di paragone è il Grande Torino, che era la squadra più forte d'Italia. Il calcio, però, è profondamente cambiato. Oggi per competere devi investire delle cifre rilevanti e competi con delle squadra che fatturano quattro se non cinque volte più di te. Non è così banale fare come l'Atalanta, che è un esempio virtuoso. Dobbiamo fare meglio, abbiamo fatto una campagna acquisti importante rinunciando a certe cifre per cedere nostri giocatori.

Cairo si riferisce, ovviamente, a Buongiorno: "Aveva un'offerta di 25 milioni più bonus, ho chiamato Percassi dicendo che avrebbe deciso Alessandro. Lui mi ha chiamato dicendo che voleva rimanere al Toro. I tifosi hanno ambizioni, giustamente, ma nel calcio non è così banale. Non credo di non fare le cose che andrebbero fatte, poi è chiaro che l'attività deve avere anche una sua sostenibilità. Altrimenti poi ci sono i fallimenti. "È rimasto al Toro convinto, sono molto contento. Era una scelta sua. L'ho visto crescere in maniera esponenziale, ha acquisito una forza assurda. Ha retto il confronto con Lukaku in modo incredibile, contro un giocatore difficilissimo da marcare. Ha un contratto con noi fino al 2028". (Tuttosport)

IL RAPPORTO CON JURIC

La palla passa a Juric. «All’inizio litigavamo spesso – ricorda Cairo –, ora non più, abbiamo trovato la quadra. Lo lascio fare perché so che ci tiene ad avere il controllo, non mi sono fatto problemi a mettermi da parte. Il fanatismo, però, deve trasmetterlo lui ai giocatori, non abbia paura. Non molli neanche un secondo. Ce l’ha dentro il fanatismo, se lo trasmette svolta tutto. Ho fiducia. Ha tutte le possibilità per fare bene, quest’anno a maggior ragione visto che ho tenuto tutti e aggiunto giocatori di qualità. Abbiamo fatto molto da questo punto di vista, il Toro può fare di più. Vogliamo migliorarci ancora». (La Stampa)
 


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