header logo
Alessio Cerci
Alessio Cerci

Seguire il Torino significa vivere in un territorio emotivo sospeso tra sofferenza e meraviglia.
Il Toro non è una squadra che sceglie la via semplice: preferisce la scalata alla vetta, le rimonte impossibili, le reazioni improvvise che riscrivono una partita già incasellata come persa.
E non serve andare a pescare miti lontani: la storia granata è piena di serate in cui il destino è stato ribaltato con la forza della convinzione.

 


 

🔥 Il 3–3 del 2001: il derby che diventò leggenda

Se esiste un derby che rappresenta perfettamente la follia granata, è quello del 14 ottobre 2001.
La Juventus vola sul 3–0 e sembra una partita chiusa.
I tifosi bianconeri già pregustano la goleada, quelli granata temono l’ennesima notte amara.

E invece succede qualcosa che neanche la miglior sceneggiatura avrebbe previsto.
Il Toro rinasce:

  • Ferrante accorcia

     
  • poi arriva il gol di Rossi

     
  • e a dieci minuti dalla fine Paretti completa il miracolo 3–3.
    Una rimonta che ancora oggi viene ricordata come una delle più incredibili nella storia del derby della Mole.

 


 

🔥 Rimonta 2016: Torino–Genoa 3–3, da 0–2 alla corsa finale

Il 2 maggio 2016, al Grande Torino, il Genoa sembra in controllo totale: 0–2 dopo un’ora.
La partita pare indirizzata verso una sconfitta amara.
Invece il Toro si accende:

  • Maxi López sigla l’1–2

     
  • Benassi trova il pareggio

     
  • e pochi minuti dopo Zappacosta completa il sorpasso

     

Una rimonta piena, energia pura.
Finirà 3–3 solo negli ultimissimi minuti a causa del gol di Pavoletti, ma la sostanza non cambia: è una delle reazioni più furiose del Toro negli ultimi anni.

 


 

🔥 Sassuolo–Torino 2–3 (settembre 2021): ribaltone totale

Questa è una delle rimonte più recenti e meglio costruite.
Il 17 settembre 2021, il Torino va sotto contro un Sassuolo rapido, tecnico, difficile da controllare.
Per molti sembrava un match già segnato: i neroverdi in casa erano una garanzia.

Il Toro però risponde con una prova di carattere assoluto:

  • Pjaca inventa e firma l’1–1

     
  • il gioco granata cresce d’intensità

     
  • nel finale arriva la zampata decisiva di Marko Pjaca, che completa la rimonta

     

Finisce 2–3.
Una vittoria che per i tifosi granata ha il sapore di un’esplosione liberatoria.

 


 

🔥 Atalanta–Torino 4–4 (gennaio 2022): la rimonta al contrario, ma una prova di cuore

Questa non è una rimonta “classica”, ma una delle gare più folli degli ultimi anni.
Il Torino passa tre volte in vantaggio, poi l’Atalanta ribalta e va sul 4–3 all’87’.
La partita sembrava finita.

Chiunque avrebbe mollato.
Il Toro no.

All’ultimo respiro, Tonny Sanabria trova il 4–4.
Non è tecnicamente una rimonta completa, ma è una reazione disperata, tipica del DNA granata: non si lascia mai nulla di intentato, neanche negli ultimi secondi.

 


 

🔥 Partite “da tripla”: l’imprevedibilità come marchio

Il Torino è una delle squadre meno prevedibili del campionato.
Capace di perdere contro un’avversaria in difficoltà e di fermare una big la settimana dopo, rappresenta un’anomalia statistica che sfugge a ogni logica.
È anche per questo che molte sue partite vengono vissute come “da tripla”, quelle in cui il risultato può ribaltarsi in pochi minuti.

Una caratteristica che attira l’attenzione anche degli appassionati che seguono le analisi presenti sui siti scommesse italiani, dove le gare del Toro vengono spesso descritte come difficili da pronosticare proprio per questa tendenza alle rimonte improvvise e ai finali sopra le righe.

 


 

🔥 Perché il Toro è maestro delle rimonte

Le rimonte del Torino non dipendono da una formula magica.
Sono la somma di elementi unici:

  • resilienza, quella vera, quella che nasce nelle difficoltà

     
  • storia, quella di un club che non ha mai scelto la strada facile

     
  • identità, perché la maglia pesa e chi la indossa lo sente

     
  • orgoglio, che emerge proprio quando sembra svanito

     

Il Toro non ribalta solo le partite: ribalta gli stati d’animo.
Scaraventa via la rassegnazione, crea possibilità dove non ce ne sono, lascia il pubblico con la sensazione che finché c’è un minuto da giocare, tutto può succedere.


💬 Commenti (2)