Resurrezione Granata - di Djordy 64
Resurrezione Granata - di Djordy 64

A perdere i Derby ormai mi sono abituato. Ci soffro sempre ma anche in un Derby disputato ad armi pari e tutto sommato giocato a testa alta per oltre settanta minuti, senza subire granchè, aspettavo la mazzata dietro l'angolo. Infatti al pareggio ho spento la TV, sapendo che ne avremmo beccato un altro; anche se non mi aspettavo un gol in fotocopia, perchè errare Humanum est ma perservare diabolicum. Cuadrado di nuovo libero di crossare, Bonucci di saltare e colpire esattamente come Mc Kennie prima. Nessuno a contrastare Bonucci cosi come prima Mc Kennie e nessuna uscita alta del portiere, tal Sirigu ex- Salvatore, che dovrebbe presidiare l'Area piccola come fanno tutti i portieri di SerieA. Mi spiace caro Sirigu ma ti stai giocando la Nazionale se non il Toro stesso, e lo dico con tristezza.

Ma passiamo oltre.

Posso anche essere abituato a perdere i Derby, specie nell'era Cairo, ma non posso abituarmi all'idea che un ex prodotto del vivaio del Toro, facente parte della rosa granata terz'ultima in classifica, ripeto terz'ultima in classifica, il giorno dopo un Derby perso in modo doloroso al novantesimo, sia contento e sorridente ed espone uno straccio bianconero per le pulizie di casa con il nome di un gobbo.

Mi risulta che non l'abbia postata lui, e che quello straccio sia il favore a un parente argentino, ci può stare. Questo cambia un pò la prospettiva perchè dietro le quinte uno può fare ciò che vuole. Ma è demoralizzante lo stesso, perchè è il momento che il Toro sta vivendo a non concedere certi errori.

Si tratta di un ragazzo del vivaio granata, nato e cresciuto a pane e Toro. In passato mi erano già andate di traverso altre cose , come i like di Soriano dopo i derby, i commenti di Mazzarri su Chiellini, ma in entrambi i casi si trattava di persone esterne al pianeta granata, o meglio provenienti da esperienze esterne dal nostro mondo.

Non oso immaginare cosa sarebbe successo che so a Zaniolo se dopo una sconfitta nel Derby con la Lazio fosse stato ripreso con la maglia di Immobile. O cosa sarebbe successo a Calabria se dopo una sconfitta nel Derby avesse mostrato sorridente la maglia di Lautaro Martinez . Ma nemmeno nel Derby genovese è mai accaduta una roba simile che io ricordi.

Ai tempi di Ferrini e Agroppi, o di Pecci, Pupi e Salvadori o senza andare a toccare i mostri sacri anche più di recente ai tempi di Annoni, Policano, Bruno (ex-Juventino redento) Ferri o più di recente Asta , Ferrante...una cosa del genere non sarebbe potuta accadere perchè quello straccio non sarebbe nemmeno arrivato. Glielo avrebbero subito tolto di mano e buttato nel cesso dopo avergli fatto il k...o nello spogliatoio. O dopo averlo preso a calci dal Fila a Superga, per poi perdonarlo in quanto compagno di squadra, perchè alla fine è questo che fanno i grandi.

Insegnano ai più giovani, li tirano su li spronano e quando è ora li bacchettano. E sanno perdonare di fronte all'impegno in campo e al comportamento fuori.

Eppure non è tutta colpa dei ragazzi, perchè se a una società tagli le radici, se una società viene totalmente staccata dal suo contesto, se prendi le distanze dal mondo Toro, dalle tradizioni e dalla cultura granata che poi sono i tifosi, se sgranatizzi il Toro in ogni posizione chiave , in ogni ruolo, le conseguenze sono queste.

Con Giacomo Ferri team manager questo non sarebbe successo, con Longo tecnico e Asta vice, non sarebbe successo. Con Zaccarelli amministratore delegato o Pulici alla presidenza questo non sarebbe accaduto. Con un Sergio Vatta o un Rampanti a insegnare calcio e Toro ai giovani, questo non sarebbe accaduto. Perchè il Toro è una fede e come tale va insegnata ai giovani fin da quando muovono i primi passi nella società. Va insegnata e inculcata a tutti i giovani del vivaio, e va insegnata e inculcata a tutti i nuovi arrivati di qualsiasi età.

A me di vedere un giocatore giovane del Toro, per di più prodotto del vivaio, sorridente con lo straccio dei gobbi dopo una sconfitta nel derby fa molto molto male. Non avrei avuto nulla in contrario se lo avessero fotografato in una pizzeira che so con Frabotta, o Lyanco e Bremer in pizzeria con Alex Sandro e Arthur. Non mi importa se vi sono rapporti di amicizia che vanno al di là delle maglie, anche i giocatori del Grande Torino e pure quelli dello scudetto anni settanta potevano frequentare gobbi al di fuori. Ma quella è la loro vita privata. Qui no, è qualcosa di diverso, è uno schiaffo è un segnale di rassegnazione o peggio, sottomissione. I giocatori più giovani del Toro ammirano lo strapotere gobbo e ne venerano i giocatori. Che bello ho visto Ronaldo, che bello ho la maglia di Dybala e così via. I giocatori meno giovani invece sono rassegnati all'ineluttabile. Non c'è altra spiegazione ai due gol presi, specie l'ultimo fotocopia del primo, come a dire io dagli errori non imparo un tubo.

Il prossimo step cosa sarà, la rincorsa dei nostri giocatori a caccia di un autografo di Ronaldo o Morata?

E questa è colpa della società e del suo senso di inferiorità specie nei confronti del potere juventino. Colpa delle strutture mancanti, colpa del personale slegato dal mondo granata, colpa della superficialità nella gestione dei giovani, non solo Segre. E in passato ricordo benissimo un certo Ogbonna che aveva manifestato la chiara volontà di volere andare nella Juve e nessun altro club. O prima ancora un certo Balzaretti che post fallimento volle andare alla Juve. Ma in entrambi i casi era questione di soldi.

Il Toro non è in lotta per i primi posti, il Toro è terz'ultimo in classifica in piena lotta salvezza, dopo un anno disastroso ed è incredibile una tale mancanza di attenzione da parte di un ragazzo che il Toro lo conosce a memoria. E da parte di chi dovrebbe consigliarlo. Questi ragazzi dovrebbero fare molta attenzione ai social..

Certo che, sfuggita o non sfuggita la foto, è triste vedere un giovane granata contento dopo una sconfitta e una classifica deprimente, con la maglia di uno juventino.

Il Toro ormai sembra una scatola senza contenuti, una scatola vuota.


💬 Commenti