Le pagelle - di Sandro Mellano
Le pagelle - di Sandro Mellano

L'attacco

Adams: probabilmente stimolato dall’arrivo di Simeone e dal prossimo recupero di Zapata, si muove bene e si rende anche pericoloso in un paio di occasioni. Speriamo non venga sacrificato sull’altare del bilancio e dell’abbondanza. (6,5)
 

Subentrati:

 

Giovanni Simeone
Giovanni Simeone

Ismajli per Maripan (13’ s.t.): sicuramente non è Nesta o Cannavaro però non si capisce perché resti in panchina per far giocare Coco ma anche l’attuale Maripàn. Sembra più preciso e più determinato. (6)

Lazaro per Biraghi (13’ s.t.): non era difficile fare meglio del compagno che sostituisce ma anche lui ha sulla coscienza la palla che perde e che porta al raddoppio del Valencia. (5)

Ngonge per Gineitis (13’ s.t.): entra e si rende subito protagonista di qualche giocata di ottima qualità, poi fa un paio di scelte sbagliate ma il talento sembra esserci. (6)

Ilic per Aboukhlal (13’ s.t.): il solito giocatore che, ormai, abbiamo imparato a conoscere. Qualche buona iniziativa ma anche la quasi totale assenza di grinta e determinazione. Non si rende conto che sta gettando dalla finestra il talento che madre natura gli ha dato in dote. (5,5)

Simeone per Adams (13’ s.t.): all’esordio in maglia granata spesso perde palla per voler strafare. Bisogna fargli capire che è un buon giocatore ma sarà utile alla squadra se non penserà di essere il salvatore della patria. (5,5)

Ilkhan per Casadei (43’ s.t.): un paio di buone giocate me troppo poco tempo per ricevere un voto. (s.v.)

Zapata per Vlasic (43’ s.t.): l’unica bella notizia della serata, ed è una gran bella notizia. Ben tornato Capitano, quanto ci sei mancato. (s.v.)
 

La pagella di Marco Baroni:

Marco Baroni
Marco Baroni

rispetto al finale della scorsa stagione non è cambiato nulla, anzi sì, la difesa è ancora più debole perché ha perso Vanja e il centrocampo è più scarso senza Ricci, invariata la caratteristica dell’attacco di non segnare mai. Speriamo che sia l’ingannevole calcio di agosto, perché, al momento, non si vedono miglioramenti di gioco e, soprattutto, non si vede la dedizione e la voglia di combattere su ogni pallone che aveva promesso nella conferenza di presentazione. (5)

Sandro Mellano

 

 

 


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