Alberto Angela ricorda il Grande Torino: “Il 4 maggio 1949 il calcio non fu più lo stesso”

Alberto Angela ricorda il Grande Torino: “Il 4 maggio 1949 il calcio non fu più lo stesso”

Durante lo speciale televisivo Stanotte a Torino, andato in onda su Rai 1, Alberto Angela ha dedicato un momento carico di emozione al Grande Torino, la squadra leggendaria che dominò il calcio italiano negli anni Quaranta e che divenne simbolo di rinascita per un Paese appena uscito dalla guerra.

Angela ha ricordato come quel gruppo straordinario non fosse soltanto una formazione vincente, ma un vero patrimonio nazionale. Il Torino di Valentino Mazzola incantava con un gioco moderno, veloce e spettacolare, capace di portare a casa cinque scudetti consecutivi e di fornire l’ossatura principale della Nazionale italiana.

Il giorno che fermò lo sport italiano

Il sogno si infranse tragicamente il 4 maggio 1949. L’aereo che riportava la squadra da Lisbona si schiantò contro il muraglione della basilica di Superga, avvolta da una fitta nebbia. Nessuno dei 31 passeggeri sopravvisse: giocatori, dirigenti, giornalisti ed equipaggio persero la vita in quello che resta uno dei momenti più drammatici nella storia dello sport mondiale.

“Quel giorno – ha sottolineato Angela – non si fermò solo una squadra, ma un’epoca intera del calcio”. Una tragedia che colpì profondamente Torino e l’Italia intera, lasciando un vuoto impossibile da colmare.

Il Grande Torino: una leggenda che vive ancora oggi

A distanza di decenni, il ricordo del Grande Torino è più vivo che mai. Ogni anno, il 4 maggio, migliaia di tifosi salgono a Superga per rendere omaggio agli Invincibili, trasformando il dolore in memoria collettiva e orgoglio sportivo.

Il racconto di Alberto Angela ha emozionato milioni di telespettatori, dimostrando ancora una volta come la storia del calcio possa intrecciarsi con quella di un Paese, diventando identità, cultura e sentimento condiviso.