Milan-Torino 4 a 2 e i granata fuori dalla Coppa Italia dopo aver sfiorato il passaggio del turno. Infatti Belotti e compagni, fino al 90’, erano in vantaggio 2 a 1. Poi il goal di Calhanoglu al 91’ porta i rossoneri ai supplementari dove i cambi di Pioli sono stati determinanti.
Giusto da parte del dg Comi e di Mazzarri “alzare la voce” dopo la partita recriminando la mancata espulsione a Rebic, errore gravissimo da parte dell’arbitro Pasqua e da chi era al VAR che non ha chiamato e detto niente all’arbitro.
Altrettanto giusta la scelta di tornare in ritiro fino alla partita contro il Lecce, per trovare la giusta concentrazione.
Ieri c’è stata, dopo la sconfitta per 0 a 7 contro l’Atalanta, una reazione e i granata hanno giocato con grinta ed orgoglio, uscendo a testa alta dalla Coppa Italia. Con, da sottolineare, un ottimo Bremer autore di una doppietta. Una buona prova di Millico che ha dimostrato ancora una volta personalità, qualità tecniche, voglia e assoluto bisogno di giocare. Ancora una volta uno strepitoso Sirigu anche se, a fine partita, fossi stato in lui avrei evitato di stare in campo a ridere e scherzare con Ibrahimovic.
Ieri sinceramente mi sarei, come tanti addetti ai lavori e tifosi, aspettato l’esonero di Mazzarri. Perché, nonostante la buona prestazione di ieri, l’errore arbitrale non deve essere una scusante e quello che conta alla fine sono sempre e solo i risultati.
Al Toro questi mancano da troppo tempo e i tifosi del Toro non ce la fanno più. Come scritto nel romanzo “Gli indifferenti” di Alberto Moravia: “Sai cosa si fa quando non se ne può più? Si cambia”.
In casa granata invece si continuano a fare gli stessi errori, come quello di non fare il calciomercato rinforzando la squadra, di non riuscire a ricompattare un ambiente diviso, arrabbiato e deluso.
Domenica c’è il Lecce e sarà una partita molto ostica, la squadra di Liverani è una squadra che gioca bene, ha fame e voglia di raggiungere la salvezza. E che in casa ha messo in difficoltà l’Inter e la Juve, infatti sia la squadre di Conte e sia quella di Sarri hanno poi lasciato lo stadio Via del Mare portandosi a casa un solo punto. Il Toro dovrà assolutamente tornare a vincere per cercare di salvare questa stagione e dopo “tanta tempesta tornare a rivedere il sole”.
Infine, tornando a ieri, c’è da sottolineare il momento molto intenso e toccante in cui si sono ricordati Kobe Bryant e la figlia Gianna. Un grande campione il cui nome rimarrà per sempre impresso nella storia dello sport.

Giovanni Goria


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