Possamai: "Basta usare la parola complici per chi va allo stadio" Il video
Lo sfogo condivisibile di Matteo Possamai sugli assurdi litigi tra tifosi granata.

Riportiamo un pensiero (che condividiamo) di Matteo Possamai sui continui litigi tra tifosi granata sulla questione abbonamenti.
La nostra posizione è la seguente, così che sia ben chiara: ognuno è libero di fare cosa vuole senza dover essere additato come complice o, al contrario, sentirsi un eroe nazionale; totale libertà di decisione per tutti. Detto questo, molto probabilmente NON ci abboneremo.
BASTA usare la parola complici per chi va allo stadio!

"Sono atteggiamenti squadristi, fascisti. “Complici” è una parola bruttissima:“ Chi prende parte, attiva o secondaria, con altri nell'esecuzione di un'azione criminosa.
Etichettare gli altri è grave, se uno non vuole andare non vada, ci mancherebbe. La libertà vale in entrambi i sensi.
Attenzione: io sono favorevolissimo a manifestazioni, le ho fatte, le ho promosse, ecc... Sono il primo se si dovesse decidere di lasciare lo stadio vuoto di farlo. Sono il primo a contestare e criticare. Sono favorevole anche alle campagne contro gli abbonamenti, agli # di non abbonarsi, ecc... ma quelle sono iniziative. È totalmente diverso. Se non voglio andare allo stadio lancio l'iniziativa di non andarci. NON insulto chi ci va, è ben diverso.
Non mettiamo patenti di tifo e non iniziamo "A far gara chi è più puro perchè troverai sempre uno più puro che ti epura" diceva Nenni.
Nel contenuto parlo inoltre di come non sono stati trattati bene gli abbonati quest'anno e lo scorso, ci vuole più attenzione e benefit per quei pochi rimasti. Troppo spesso sono stati dati per scontati e trattati come mucche da mungere.
Scolleghiamo il discorso stadio dall’essere complici. È una falsità immensa, sono due cose separate perchè ogni persona ha una motivazione diversa (E ne parlo nel contenuto)
Ribadisco: io sono il primo ad essere indeciso se rinnovare o no, perchè comunque ogni goccia fa ed è un segnale che va mandato ma non mi permetterei mai di dire nulla a chi sceglie di andare.
Ben vengano invece campagne e iniziative perchè lanciare un'idea è un discorso da leader. Se l’idea è forte viene seguita. Quando invece c'è bisogno di criticare chi non segue la mia idea significa che qualcosa non va, oltre ad essere qualcosa di non corretto e non democratico".