Gattuso nuovo CT dell’Italia: tra nostalgia 2006 e incertezze future
Gattuso nuovo CT dell’Italia: scelta di cuore o mossa azzardata? Buffon regista dell’operazione, ma i dubbi restano. Analisi critica e approfondita.

"Ringhio". A chi?

Dunque l'Italia del pallone ha un nuovo CT, "il migliore possibile", parole e musica di Gigi Buffon, il capo delegazione azzurro che evidentemente studia da Presidente federale, visto che è stato luì a condurre la trattativa per la scelta Gattuso.
Il peso della generazione campione del mondo

Via dunque al revival "campioni 2006", i beneamati che ci hanno regalato l'ultima gioia mondiale, dimenticando per altro che molti di loro ci hanno poi portato alle pessime figure del 2010/2014, oltre all'esclusione, causa Svezia, del 2018!
Gennaro Gattuso è indubbiamente uno a cui non manca il carattere, ma sarà capace di entrare in un ruolo ben diverso da quello dell'allenatore?
Inoltre sarà lui a fare le scelte, in prima persona, o tutti questi "fenomeni del nulla" da cui pare sarà attorniato metteranno becco per aumentare una confusione che già è stata palese nei giorni della scelta di chi avrebbe sostituito il "guru" Spalletti?
Servono certezze, non comitati d’opinione

La Nazionale avrebbe bisogno di semplicità, di pochi ma chiari concetti, di uno che comanda e decide senza dover ascoltare mille fanfare stonate; ogni allenatore ha un gruppo di persone di fiducia di cui è solito attorniarsi ed a Gattuso quello serve, non il crocchio di consiglieri e consigliori che dovrà sopportare, ammesso e non concesso si stufi prima ancora di iniziare, e non sarebbe la prima volta.
Certo la Nazionale è una cosa diversa, ma non ci sarebbe chissà quanto da stupirsi se presto si dovesse tornare a scegliere un CT, magari guardando la storia dei candidati, non il nome e le amicizie, dimenticando l'esistenza di un Centro Federale ed altre candidature, Gianni De Biasi ad esempio, uno che di nazionali si intende sicuramente più di tanti, ma che altrettanto sicuramente non è amico di coloro che contano, gente vincente e dal nome altisonante, ma di cui ci si dimenticano sconfitte e fanfaronate varie.
Maurizio Vigliani