Gattuso CT dell’Italia: sfida Mondiale tra giovani, riforme e orgoglio
Gattuso nuovo CT dell’Italia: una sfida difficile tra responsabilità, giovani dimenticati e riforme mancate. L’obiettivo? Tornare ai Mondiali.

Una vita da mediano

Gennaro Gattuso ha finalmente parlato, la prima volta da CT azzurro, con una responsabilità non indifferente, quella di evitare il terzo Mondiale consecutivo senza l'Italia.
"RINGHIO" era il calciatore, non troppo diverso dall'allenatore, quanto differente da selezionatore? Perché già c'è enorme differenza tra le prime due posizioni, ma la terza fa storia a sé, come ha dimostrato Spalletti, uno capace di vincere Scudetti, o quantomeno ad andarci vicino, uno però che da selezionatore ha fallito, pur se in buona compagnia.
Obiettivo chiaro: qualificarsi, a qualsiasi costo
In conferenza stampa, Gattuso ha detto ciò che ci si aspettava e d'altra parte quali concetti diversi poteva esprimere? Il compito che lo attende è andare al mondiale, punto!
Come, se da prima del girone o attraverso gli spareggi, saranno le prossime partite a dirlo, e per farlo bisognerà spremere tutto il possibile, ed anche di più, dal materiale a disposizione , certo non eccelso, ma neppure così scarso come dicono molte delle ultime sconfitte.
Il problema vero è che in Italia si parla tanto ma poi si rimane sempre allo stesso punto, servirebbero riforme, ma quando senti il signor De Siervo dare la colpa alla pirateria televisiva, come minimo ti cascano .... le braccia; perché quei soldi sarebbero davvero investiti nei settori giovanili?
Camarda e gli altri: pronti, ma invisibili

Ma per favore!!! I giovani, lo dicono i risultati delle nostre nazionali, ci sarebbero anche, ma poi? Quando e dove giocano i giovani? Non ci sarà il Yamal di turno, ma davvero in Italia servono il quarantenne Modric ed il trantanovenne Dzeko, e per andare dove?
Camarda in prima squadra, avrebbe davvero fatto peggio della pletora presa dal Milan per stare fuori dall'Europa? A già, i rossoneri hanno vinto la Supercoppa italiana!!!
Tante parole ma poi ognuno ha il proprio orticello da difendere, perché altrimenti i tifosi contestano e se in un articolo riguardante la Fiorentina, ma è un esempio allargabile a molte altre, si parla di due giovani centrocampisti di ritorno, meglio non leggere i commenti, che spiegano molte cose.
Una vita da mediano e adesso una vita da CT che chissà quali frutti darà e chissà quanto durerà?
Maurizio Vigliani