Il Torino ieri ha reso nota attraverso i canali social l’iniziativa “Insieme ce la facciamo”.
Questo progetto, ideato dalla società granata insieme a molti dei suoi partner, farà arrivare a molte famiglie dei pacchi con all’interno beni alimentari, sanitari e di uso quotidiano.
Anche molti tifosi granata e giocatori della rosa di Longo stanno dando un importante contributo, attraverso delle donazioni, in questa lotta contro un nemico potente, invisibile ma non invincibile: il Covid-19.
L’unione che il popolo granata e gli italiani stanno dimostrando sarà un punto fondamentale dal quale ripartire non solo per il Toro e per i suoi tifosi ma per tutti.
Un grande applauso va al presidente, ai dirigenti e agli sponsor che hanno voluto e lavorato per fare in modo che questa iniziativa di solidarietà diventasse realtà.
Il Toro è e deve essere costituto da grandi uomini prima che da professionisti in campo e nel “dietro le quinte”.
Persone come Bava, Asta, Longo e molto altri sono uomini da Toro. Protagonisti competenti che hanno la voglia, la determinazione e le competenze idonee per realizzare un progetto a lungo termine e per portare il Toro dove merita ovvero a “rivedere le stelle europee”.
In particolare vorrei sottolineare il contributo del ds Bava, in questi mesi molto criticato a mio parere ingiustamente. Io credo nel nostro ds che, come riportano i giornali, in questi giorni sta facendo un grande lavoro in “smart-working” legato all’area scouting. Infatti la società granata ha e sta creando un prezioso data-base in costante arricchimento e aggiornamento con tutte le informazioni utili riguardo a talenti di tutto il mondo.
Speriamo che questa esperienza che stiamo vivendo ci aiuti, una volta tornati alla normalità, a lasciare da parte insulti e offese, non le critiche perché quelle fatte in modo rispettoso e costruttivo non possono che aiutare a crescere.
La dirigenza granata è la dimostrazione che bisogna credere negli addetti ai lavori che, in primis, sono tifosi della squadra per cui lavorano.
Iniziative di solidarietà e aiuti concreti, come quelle organizzate qualche settimana fa ma comunicate dal Toro solo ieri, sono la dimostrazione che la società, i calciatori e i loro tifosi hanno un grande cuore granata.
Inoltre il 4 maggio si sta avvicinando e molto probabilmente non lo vivremo come gli altri anni salendo sul colle ma, in qualunque modo lo ricorderemo, la vicinanza al Grande Torino non mancherà.
Speriamo che il loro esempio e i loro valori ci aiutino in questo momento particolare e rimangano impressi nella nostra mente. Solo così torneremo finalmente una volta per tutte grandi!
Usciremo dalla “tempesta” che il Toro stava attraversando prima dello stop forzato, torneremo a rivedere il sole.
Perché insieme ce la facciamo.
A tutti voi lettori un caro augurio di buona Pasqua.
Giovanni Goria


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