Con l'apertura delle frontiere ai calciatori stranieri la Serie A pescò tantissimi calciatori brasiliani negli Anni '80Falcao e Cerezo alla Roma, Socrates alla Fiorentina, Zico all'Udinese (Leggi qui la sua intervista) e Junior al Torino i casi più eclatanti. E proprio Junior ha arlato a Casa Sky Sport per ricordare i suoi anni tra il capoluogo iemontese e Pescara in quell'Italia che è a tutti gli effetti la sua seconda squadra calcistica.

In carriera ha giocato spesso da terzino per via della grande concorrenza che c'era a centrocampo in quel Brasile, di fatto rappresentata dai nomi sopra citati. "Il mio sogno era di fare il centrocampista, ma tra Falcao, Zico e Cerezo non era facile trovare spazio: sono tornato a centrocampo quando Zico è andato via dal Flamengo per andare all’Udinese" ha detto prima di raccontare il suo arrivo a Torino, legato proprio a questa questione. 

"Quando mi chiamò Moggi gli chiesi in che ruolo mi volesse prendere, mi disse che avrei fatto il centrocampista e accettai. Se mi avesse detto di fare il terzino sarei rimasto in Brasile" le parole di Junior.

Spazio poi anche ai ricordi torinesi del calciatore, accolto da una leggenda granata come Zaccarelli. "A Torino stavo bene, mi ero imparato anche qualcosa in piemontese anche se non sono capace a parlarlo. Fu fondamentale per me Zaccarelli, mi sono abbracciato a lui perché mi sapeva far conoscere l’ambiente, è una persona di cui si sente sempre la mancanza. Abbiamo vinto il primo derby con la Juventus, ho provato grandi emozioni".

Torino, ma anche Pescara, dove condivise lo spogliatoio con Gian Piero Gasperini, che al suo arrivo gli lasciò la fascia di capitano in segno di rispetto. "Quel gesto mi ha conquistato, fuori dal campo abbiamo creato un grande rapporto anche tra le famiglie. Mi ha dato la fascia ma continuava a essere lui il leader della squadra, era il braccio destro di Galeone già con la mentalità da allenatore" ha concluso.

(fonte gianlucadimarzio.com)


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