Studio Pipicella & Associati
I nostri studi professionali: Console and Partners di Torino e Pipicella & Associati di Milano, hanno avuto incarico di coordinare la trattativa per l’acquisizione del Torino Football Club Spa.
Questo non è più un segreto, tant’è che la stampa e i media hanno dato ampio spazio alla notizia, come non sono mancate risposte da parte dell’attuale proprietà del Club.
I nostri clienti, un gruppo imprenditoriale e un gruppo finanziario, per ora intendono mantenere il riserbo assoluto sulla loro identità, che sarà rivelata – alla controparte – in seguito alla sottoscrizione di un accordo di non divulgazione reciproco.
Dal nostro punto di vista, come professionisti incaricati, confermiamo la genuinità delle loro intenzioni e ne confermiamo l’assoluta capienza economica, adatta a supportare un investimento come quello richiesto da questo progetto.
L’ambizione di rilevare una squadra come il Toro non può prescindere dall’aver delineato un piano industriale robusto, che prevede due pilastri principali:
– Coinvolgimento attivo del Popolo Granata – Innovazione
L’intenzione di riavvicinare il Toro a chi lo ama passa sicuramente da un potenziamento della rosa dei giocatori che ogni settimana scendono in campo per emozionare il loro popolo.
Questo si rivolge, ovviamente, alla prima squadra che dovrà avere le possibilità di competere oltre il campionato nazionale, per far riassaporare a chi si è avvicinato da giovanissimo al granata le stesse emozioni provate dai genitori e i dai nonni, che raccontavano di quella che è stata una delle migliori squadre nella storia del calcio mondiale. La prima a centrare il double scudetto-coppa nella stessa stagione e asse portante della Nazionale Italiana, in cui vantava ben 10 calciatori.
Riportare il Torino ai vertici del campionato è uno degli obiettivi prefissati, ma parallelamente a ciò è giusto pensare più in grande, puntando anche alle competizioni europee.
L’Europa League rappresenta una realtà alla quale questo club ha dimostrato di appartenere come mostrano alcune sfide storiche:
Nantes – Torino 0-4 del 1986/87
Torino – Real Madrid 2-0 del 1991/92
La più recente, Athletic Bilbao – Torino 2-3
Basta citare queste tre partite per scaldare i cuori di ogni tifoso, dai più giovani ai più longevi.
In termini sportivi si punta a raggiungere un piazzamento nella parte alta della classifica: per ottenere tali risultati sono richieste delle performance convincenti e costanti durante tutto il campionato, il che permetterebbe alla squadra di accedere a competizioni che superano i confini nazionali.
Lo scopo è quello di rendere il club protagonista anche a livello europeo, già nel triennio successivo all’acquisizione. Questo percorso, duplice nel suo svolgimento, che prevede un buon piazzamento nel campionato italiano e l’inizio di un’avventura europea rappresenta quello a cui, secondo i nostri clienti, una squadra con la tradizione e la storia del Torino dovrebbe naturalmente aspirare.l
I nostri clienti sono consci della grandissima eredità che ha questa squadra e per questo si propongono per darle un futuro che sognano essere altrettanto glorioso.
Un altro elemento imprescindibile sul quale focalizzarsi è rappresentato dalle giovanili, che dovranno diventare un’importante fonte di approvvigionamento di giovani talenti che militeranno nella squadra. Vogliamo dare spazio a talenti educati e allenati secondo i nostri valori ed ispirati dalla storia di una squadra che ha saputo regalare grandi emozioni alla sua Città.
Il settore giovanile granata, come si evince dalle 9 vittorie nel campionato primavera, record assoluto per il nostro paese e dai 6 trionfi al Torneo di Viareggio, prestigiosa manifestazione internazionale a livello giovanile, si è sempre dimostrata una realtà solida sulla quale lavorare per il futuro, per la crescita del club.
In ottemperanza alla direttiva FIGC, in vigore dal campionato 2015, che impone la presenza di almeno 4 giocatori “formati nei settori giovanili di squadre italiane” oppure “formati nel club” sui 25 totali che compongono la rosa, diviene quindi obiettivo di primaria importanza il potenziamento del proprio settore giovanile e la capacità di lanciare i giovani atleti ai più alti livelli nel mondo del calcio professionistico.
L’intento è quello di inserire ogni anno almeno tre giocatori provenienti dalla Primavera nella massima serie, con il desiderio di fornire a molti giovani talenti l’occasione di mettersi in gioco.
Un altro campo di intervento è il calcio femminile, i nostri clienti intendono infatti, investire le risorse necessarie per ridare le possibilità di svilupparsi e arrivare a competere ai livelli del passato. Formare una squadra professionistica darebbe un ulteriore lustro ad una categoria che al momento non vede riconosciuta una propria compagine ai massimi livelli della competizione. Si punterà quindi alla partecipazione alla Serie A femminile come obiettivo di breve termine.
Inoltre, è di primaria importanza che lo sport venga identificato come punto di riferimento, ragion per cui si prevede di offrire l’opportunità a chi abbia qualsiasi tipo di disabilità, di sfruttare il calcio come motivo di coesione e di aggregazione sociale. Questo tipo di iniziative ha lo scopo di integrare ogni membro della comunità granata in un progetto condiviso che avvicini il più possibile la tifoseria alla comunità: per questa ragione si parla di popolo granata.
Il piano di espansione prevede quindi vari interventi a tutti i livelli, non limitandosi ad una visione di breve periodo e circoscritta solamente alla prima squadra. L’ambizione che hanno i nostri clienti è quella di permettere che l’attaccamento che condividono con i tifosi granata possa declinarsi a qualsiasi livello, sportivo o societario che sia.
In questo Piano industriale verranno coinvolti anche gli assetti societari del Toro, infatti vi è la ferma volontà da parte dei nostri clienti di:
a) Avviare iniziative di recruitment strategico per proiettare verso il futuro la società;
b) Rendere il Toro una società a capitale diffuso;
c) Portare innovazione e tecnologia dal campo da calcio e agli uffici amministrativi.
In primo luogo, sarà impostata un’intensa attività di rinnovamento dell’organico tramite l’assunzione di management e personale tecnico. Lo scopo è quello di rafforzare tutti gli organi societari, con particolare enfasi per le aree marketing e pubbliche relazioni. Il management avrà il compito di traghettare la società da un contesto in cui vi è un unico decisore ad una situazione in cui vengono interpellati tutti i portatori di interessi prima di prendere una decisione. La mission è quella di creare un’organizzazione strutturata che sappia ascoltare e rappresentare l’intero popolo granata con le sue azioni e decisioni.
Una squadra di calcio e la sua storia, appartengono in primo luogo ai suoi tifosi e alla città; tutti noi abbiamo ricordi, ad ogni età, legati ad una partita o a momenti in cui il calcio e i sentimenti legati ad esso hanno segnato la nostra vita, rallegrato serate, ci ha fatto cantare o piangere. Il calcio è una continua storia di amore che passa attraverso il tifo di ogni domenica e come tale è giusto che chi gli ha dedicato buona parte del proprio tempo possa esserne coinvolto.
I tifosi saranno quindi interpellati nelle scelte strategiche nonché, in seguito all’acquisizione, si individueranno forme e strumenti di apertura del capitale, per fornire a qualunque anima granata che lo desidera, gli strumenti per vedere concretizzate le proprie idee e proposte verso la società. Esistono esempi virtuosi, in Europa, di squadre che hanno accolto nel proprio azionariato coloro che erano i primi a sostenere la squadra negli spalti o nelle proprie case, in famiglia.
Stiamo parlando di società che hanno fatto storia nel loro modo di aprire ai tifosi tanto i libri sociali quanto le porte dello stadio attraverso la creazione di un particolare rapporto di dialogo con il proprio pubblico.
Noti sono gli esempi del FC Barcellona con la sua struttura ad azionariato diffuso, oppure quello dell’AFC Wimbledon, che ha finanziato tramite una campagna di equity crowdfunding la costruzione del nuovo stadio di proprietà, rivolgendosi direttamente ai propri supporters.
Allo stesso modo è fondamentale creare un rapporto sinergico tra la proprietà e il tessuto economico e sociale della città. Si cercherà di includere il più possibile imprenditori, professionisti e, più in generale, qualunque tifoso che ogni giorno contribuisca a rendere Torino uno dei principali cuori pulsanti del nostro Paese.
Lo scopo è quello di puntare a sviluppare internamente non solo dei talenti in campo, ma anche fuori. Il Toro non dovrà essere solo il sogno dei giovani delle scuole calcio e accademie, ma anche di neolaureati in fisica, matematica, statistica e ogni disciplina che può contribuire all’applicazione delle più moderne tecniche di analisi allo sport più seguito in questo Paese.
I nostri clienti non hanno solamente una missione di carattere sportivo, hanno il desiderio di rinnovare il Toro con le idee e le competenze di molti giovani che molto probabilmente, dopo un lungo e duro percorso di studi, sarebbero costretti ad andare all’estero per applicare quanto appreso nel mondo del lavoro.
Questo non è accettabile, né come tifosi granata, né come torinesi, né come italiani.
A scendere in campo non saranno quindi solamente i giocatori la Domenica, ma tutti quegli studenti e neolaureati che avranno la voglia di mettersi in gioco e di partecipare al periodo di profondo rinnovamento di una realtà storica.
Infine, quello che ci ha convinto a mettere nostro team al cento per cento su questo progetto, è l’innovazione. E questo è il posto giusto per parlare di innovazione, la scelta della sede non è stata casuale.
In questa città ha sede il Politecnico di Torino, uno degli atenei più importanti e rinomati d’Europa, hanno sede aziende, fondazioni e istituti di ricerca che ogni giorno spingono un po’ più in là quella che è la frontiera del sapere umano.
In altri sport e campionati l’applicazione delle più moderne tecnologie a scopo predittivo e analitico non è cosa rara e questa acquisizione fornirà al Toro l’occasione e i mezzi per applicare quello che all’estero è già realtà, che nel nostro paese può spesso tardare ad arrivare.
Stiamo parlando di intelligenza artificiale, machine learning e computer quantistici, termini che potrebbero non suonare familiari ai tifosi che da lungo tempo siedono nella curva Maratona, nei quali cuori risuonano con affetto e nostalgia figure storiche, come quella di Valentino Mazzola.
Proprio a quest’ultimo però bisognerebbe ispirarsi in fatto di spirito di adattamento, versatilità e agilità mentale.
Mi riferisco ai minuti finali di una partita contro il Genoa, della stagione 1947-1948, vinta per 2-1. Mazzola giocò addirittura in porta, a causa dell’espulsione di Valerio Bacigalupo, lanciandosi in un buon intervento che contribuì a mantenere il Torino in vantaggio.
Il Torino, il Grande Torino, quindi è sempre stato composto da innovatori, da persone capaci di reinterpretare i paradigmi.
L’innovazione non è un vezzo o un’operazione pubblicitaria, rappresenta il mezzo per far rivivere quello spirito, anche fuori dal campo, che ha caratterizzato la voglia di stupire di una delle migliori squadre di tutti i tempi.
Bisogna cominciare quindi a pensare al Torino come una startup.
Nel rispetto della grande tradizione di questo club, bisogna avere il coraggio di innovare per avere la possibilità di restituire ai tifosi e alla città il palcoscenico che si merita.
Un’ulteriore manifestazione degli investimenti in innovazione sarà rappresentato dagli impianti sportivi, nei confronti dei quali si stanno valutando molteplici iniziative di sviluppo immobiliare, con particolare attenzione per le tematiche legate alla citta intelligente. Lo stadio di nuova generazione diventerà un centro nevralgico della città, in grado di anticipare il rinnovamento delle infrastrutture a supporto di trasporti, attività commerciali e sanitarie.
Una struttura che aspira a divenire un centro polifunzionale integrato in grado di includere al suo interno campus universitari con alloggi per studenti e centri di ricerca, centri medici privati, hotel e altre strutture ricettive.
Potrebbero inoltre essere una sede per l’ E-sport, una nuova frontiera dell’intrattenimento che in modo più inclusivo e internazionale potrà rappresentare un nuovo campo di applicazione della filosofia granata. Lo sport quindi, non solo entrerà nella rete, ma si svolgerà totalmente al suo interno. Mettendo giocatori di tutto il mondo a confrontarsi con chi giocherà da Torino, forte dell’eredità di una squadra che non ha temuto rivali.
Non sono quindi da considerarsi solamente le ricadute economiche originate dalla costruzione di un impianto integrato in ottica multifunzionale sul modello di vari altri impianti italiani ed europei, l’intenzione è dotare il club di un luogo degno della sua storia e delle ambizioni precedentemente espresse.
Un luogo aggiornato ai più recenti standard tecnologici e capace di far sentire ogni tifoso a casa propria.
Nell’orizzonte temporale di medio-lungo termine sono difatti allo studio iniziative che riguardano tutte le principali strutture, lo stadio “Grande Torino”, il “Filadelfia” come anche gli impianti “Robaldo” e “5H De Marchi”.
Inoltre, c’è l’ intenzione di creare un Museo del Grande Torino che possa finalmente dare spazio, nella stessa città in cui si sono svolte le imprese sportive che la hanno resa famosa, alla squadra che nessuno ha mai dimenticato.
Questo legame con la tradizione, l’affetto e l’ammirazione verso le antiche imprese del Grande Torino, sono alla base del sentimento con cui i nostri clienti hanno accuratamente pianificato questo progetto.
Vive in loro, infatti, la voglia di far rivivere e conoscere una delle principali componenti dell’identità di ogni torinese.
Sono cresciuti con il mito del grande Torino e adesso, dopo esperienze professionali molto variegate e di primissimo piano, è per loro motivo di orgoglio fare questa proposta. Sentendosi in in dovere di mettersi al servizio di tutti i tifosi granata che ambiscono a rivedere la loro squadra ai massimi livelli, è nata quindi l’iniziativa di costituire il gruppo Taurinorum.
Intendiamo ribadire che il progetto è finanziariamente sostenibile, il piano industriale solido e che i nostri clienti sono disponibili fin da subito per realizzarlo.
Concludiamo ricordando che questa conferenza non è la sede per discutere della fattibilità finanziaria del progetto, comunque già provata, quanto semmai l’occasione per invitare l’attuale proprietà ad un incontro preliminare conoscitivo.
Invitiamo quindi il presidente Cairo a prendere contatto con i nostri uffici per capire come procedere insieme in questa iniziativa, in maniera assolutamente rispettosa e riconoscente nei confronti di un imprenditore che ha rappresentato la squadra durante gli ultimi quindici anni.
Ma un extracomunitario appena sbarcato scrive meglio ….manco l’italiano sanno utilizzare, parlo della forma ovviamente.
Ma chi l’ha redatto, Bertu?
La perla finale: “Invitiamo quindi il presidente Cairo a prendere contatto con i nostri uffici…”
SVEGLIAAAAAAAAA!!!
Siete voi che dovete contattarlo
Poi quelli che parlano di “Mission” li prenderei a schiaffi a priori.
Perché? Perché? Perché cristo devi dire MISCION e non missione, che già fa ridere per altro.
Ahahaaha 🙂
Per la forma sintetica e il potpourri di argomenti mescolati pensavo più a te.
Un delirio….
Prima Cairo in foto vestito da sceicco, poi questi tre scappati di casa, la mattinata di ieri è stata un incubo.
E tutto a danno e a presa per il culo nostra e del Toro. La cosa più triste è che non c’è nessun rispetto né per la gente né per quello che il Toro rappresenta. Ma perché tutto questo? Ma ci lascino in pace una buona volta. La partita di ieri sera per lo meno è stata giocata, la cosa fa ancora ben sperare. Cerchiamo di fare almeno 40 e poi vedremo cosa succederà. Ma niente scherzi di cattivo gusto per favore. Basta
L’unico che si è mosso con dignità in questo periodo è stato Moreno Longo. A molti non piace ma personalmente lo ringrazio. Non so se è un grande allenatore ma è un uomo degno di essere granata.
Poveracci.
Continuano a tirarsi fango addosso
Dovevano contattare il sommo ieri e invece…..
Nn c’era dubbio….
Passando ad argomenti più seri.
Quelli di radio granata han detto che la cordata estera so palesera’ a fine agosto se ho ben capito
Perché aspettare così tanto?
Grossa perdita di tempo….
In realta’mi pare di aver capito che dalla prossima settimana tutti i giorni potrebbero essere buoni per palesarsi.
Ieri sera la cordata a cui fanno riferimento i tre della conferenza stampa hanno postato il video “il mio Toro” sulla loro pagina facebook e questo contrasta con quanto detto dai ragazzi di radio granata.
Quindi il video e’ effettivamente il loro o lo stanno usurpando!!??
Oggi i ragazzi penso ci daranno una risposta.
A me pare che i ragazzi di RADIOGRANATA nn sappiano niente( mia personale deduzione) delle eventuali manovre di acquisizione del TORO.
Tu,CEK,sei l’UNICO che ci ha dato(e spero continuerai a dare)notizie su questa cordata cui ha fatto riferimento MARENGO.
A tal proposito se vuoi scambiare alcune impressioni puoi contattarmi via mail(albidea@libero.it).Qualcosa di interessante sul nostro BENE avrei da dirtelo.
Ovviamente senza impegno e se ti fa piacere
io ho capito un cazzo,detto francamente e papele papele
Francamente pure io non sto capendo più un c…o.
Se questa cordata di fine agosto dovesse essere vera ( e la trattava andare in porto ) però avrebbero poco tempo per preparare il mercato.
Quindi o questi arrivano con una squadra già impostata quindi un DS non scelto da loro, Comi DT ( ahahah fa già ridere così ), allenatore (Giampaolo Difra, Semplici, Longo o chi per loro ) sempre non scelto da loro e rosa da rifondare ( parlando solo di prima squadra ).
Tutto comunque in un solo mese di mercato con il campionato di mezzo, a sto punto o fanno come il Parma quindi comprano il 50% a agosto e il restante a fine anno o non so…
Un po’come accadde con Cairo.
Compro una squadra che non c’era…
Un allenatore (Beretta,mi pare) che non aveva scelto lui e lo sostitui subito con GDB . Fece il mercato in 10 gg e andò in serie A.
Visto che ho un po’ di tempo libero ieri ho cercato di carpire qualche buona news da radio granata FB. Francamente mi hanno dato l’idea di non sapere molto in tema di cordate o presentazioni di offerte. Non dubito della loro buona fede, ma francamente non sto css ad penso molto della situazione complessiva. Alla fin fine, spero ancora in Bs ed ex compari di Cairo legati alle banche, gliela vorranno far pagare.
Da quanto ho appurato , si è mosso il CEO di Capital e Partners, quindi non un pirlozzo qualunque ma uno che smuove capitali per miliardi
I 4 imprenditori granata non sono ciarlatani e due di questi tra cui il leader, sono decisamente facoltosi
Hanno già creato un fondo in Lussemburgo chiamato Toro Capital e hanno capitali all’estero
Capital e Partners ha anche clienti e fondi negli Emirati Arabi
Hanno scritto a Cairo per aprire trattatvia. Da quanto ho letto il CEO di Capital e Partners valuta il Toro sui 200 milioni che a me pare cifra consona .
Cairo sembra abbia risposto o risponda con una cifra oltre i 300 milioni ( tra 300 e 350) cosa che mi pare esagerata per un club finito nei bassifondi della cliassifica e senza immobili di proprietà ( Tutto in affitto, non so Via Arcivescovado di chi sia)
Per quanto mi riguarda, il gruppo è serio e tralasciando i vizi di forma come la conferenza strampalata di cui puo fregare a qualche pignolo non a me che guardo al concreto, questa parrebbe l’offerta più seria mai recapitata a Cairo e forse mai recapitata al Toro dai tempi di Rossi o Borsano.
Io spero viviamente che Cairo ceda la società a questo gruppo che mi pare abbia moltissime idee anche interessanti oltre che innovative e ho la brutta sensazione che non accettandola Cairo farebbe una grande stronzata e mi permetto di dire che ci rimettiamo noi tifosi come avvenuto in passato
E’ ora di finirla con le occasioni perse
Quantomeno deve rivedere la sua richiesta ( 300 milioni e fischia sono troppi) e magari chiudere a metà strada. 250 milioni è la cifra che io avevo sempre ipotizzato nonostante qualcuno fosse contrario….
Il Toro nella sua storia tribolata ha perso parecchie occasioni di rilancio e di crescita serie. Da Giribaldi a Tanzi fino a Pellegrini, occasioni perse che col tempo ci hanno portato al fallimento con Cimminelli
Sappiamo che a suo tempo eravamo osteggiati dai soliti poteri forti cittadini
Stavolta quelli di Venaria dovrebbero starsene fuori , non vedo come possano influenzare una eventuale buona riuscita di questa trattativa se non convincendo Cairo a non cedere ma detto tra noi ad oggi chi glielo fa fare di non cedere il Toro? Tra l’altro la storia BS non è ancora chiusa anche se ha vinto il primo round.
anche stavolta, stranamente (lo dico con affetto naturalmente…) sono d’accordo con DJ, al di là della consueta retorica (che è da verificare), il progetto a me sembra degno di essere quanto meno ascoltato
Se Cairo chiede quella cifra, è evidente che sia un espediente per rispedire al mittente l’offerta (e in effetti 200 M parrebbe + che congrua, se pensiamo soprattutto a quanto pagò il Torino questo signore…)
e devo dire che le idee relative all’azionariato e l’attenzione alle nuove tecnologie sono due elementi stimolanti.
E anche io ho fonti che riportano (al di là di alcune ingenuità come la conferenza di ieri) che gli investitori sono seri.
Non dimentichiamo chi ha in mano la città e la comunicazione della città, che sicuramente non vedrebbe di buon occhio un’operazione del genere
quindi non diamogli addosso a priori… abbiamo sopportato Cairo per 15 anni e a questi non diamo nemmeno una chance?
Le notizie dei ragazzi di radio granata di stamattina sono queste:
Loro confermano che il video iltoromio e’ opera del gruppo europeo che dovrebbe uscire allo scoperto a breve,ne sono certi perche’ gli autori e l’attore Bricca lo hanno confermato a loro stessi.
Mi pare di aver capito che oggi aggiungeranno altre notizie di interesse e aggiungo io sta girando la notizia che Cairo chiede 350 milioni per il Toro.
Resta il fatto sentendo anche altre chat e persone diciamo cosi informate che e’ tutto un gran ginepraio,non si sta capendo piu’ niente,puo’ essere tutto e il contrario di tutto.
Sembra una spystory questa cessione eventuale del club.
“Ambasciator non porta pena”
da Luxottica alla Pipicella & Associati mi pare che ci sia una considerevole differenza.
Pare a me, eh!
Speriamo, potremmo un giorno anche noi tornare a sognare?
Scusate partiamo da un ragiuonamento dato che leggo troppe battute lanciate , secherzando anche sui cognomi .
Secondo voi è possibile che due advisors, in particolare la Console & Partners, ci metta il buon nome e la faccia del proprio CEO se fosse tutto una bufala?
Ragazzi questo è il mondo della finanza, girano soldi e tanti. Cercate di allargare lo sguardo e smettete per una volta di pensare al vecchio mecenate di un tempo alla Pianelli o alla Rossi.
Qui parliamo di un fondo di investimenti in Lussemburgo, di soldi anche dagli Emirati e di ben 4 imprenditori granata di cui due, pare , facoltosi e con evidenti idee di espansione oltre che idee di innovazione e di progettualità.
Se si espone il CEO , Mr Console sviscerando numeri e intenzioni vi pare una burla ?
I tre della conferenza stampa sono stati gettati allo sbaraglio non per colpa solo loro, ma per insistenza diretta dei clienti sul lancio dell’informazione e sull patto di riservatezza.
Se ricordate Ciuccariello ma anche altri non ultimo Cairo, il nome lo hanno volutamente messo subito. Volevano notorietà. Questi invece vogliono la riservatezza.
Cazzo e meno male.
Stavolta sono piu che mai convinto che se Cairo non venderà il Toro per 200-250 milioni , avremo perso una occasione di rilancio più seria di tutte le altre. Questa è la mia sensazione a prescindere da chi sono i 4 ricconi granata dietro l’offerta
Poi anche l’idea di una quota minoritaria di tifosi , tipo azionariato, mi ingolosisce perchè se considerata non prioritari e non necessaria allora potrebbe funzionare.
Forse ci siamo, lo so sono uno che si lascia prendere spesso da entusiasmo ….lo so. Ma stavolta sento che è la volta buona.
Ieri i tre della conferenza sembravano un gruppo comico di cabaret.
Oggi il CEO di C&P ha rilasciato un’intervista serissima e,sufficientemente circostanziata.
In medio stato virus???
Se è vero che hanno questa forte disponibilità economica,se è vero che hanno contattato Cairo(PROVE!!!),se è vero che questi nn gli ha risposto o che valuta il Toro 300 mil(assurdo),ALLORA CI DOBBIAMO MUOVERE NOI TIFOSI.
È ora di finirla di essere presi x i fondelli da Hurban Al Kairo.
Tutto sommato mi sembra che forse quello il fine della buffonata di ieri o sbaglio?
ieri i tre non hanno fatto una bella figura, ma, ripeto, c’era tutta la stampa con il fucile spianato pronto a spennarli, perché evidentemente questa offerta dà fastidio, ancor + se ci sono capitali esteri…
e poi, come rileva giustamente DJ, se si espongono figure serie come Console non siamo di fronte ad una buffonata…
è giusto essere prudenti, il Milan ha speso centinaia di milioni con i risultati che sappiamo…
e qui di buono tra titolari e panchinari ci sono solo 5 o 6 giocatori
Mi permetto un pensiero. Leggo su tutti i siti mille critiche in buona parte corrette. Modi a ben dire balzani per non dire ben peggio. Intermediari a ben dire ingenui. Io però conosco l’ottima fama degli Studi dei professionisti. Mi permetto di proporre di smetterla con i giudizi affrettati senza avere a conoscenza i dettagli. Rendono le critiche pari ai contenuti della conferenza stampa. Attendiamo alla finestra. Il tempo è galantuomo ed a breve si sapra di più. Grazie per il breve spazio. Buona giornata e forza TORO.
Hai ragione.
Ma l’attesa,spasmodica,è tanta,troppa….
Il rischio di critiche elevatissimo.
Poi se porgi anche il fianco.
Comunque ha ragione CEK.Tutto un gran ginepraio,a partire dai tre della conferenza.
Cosa ci voleva a fare una cosa un minimo più credibile senza peraltro spostare i contenuti?
Condivido tutto ciò detto da Djordy64. Alla lettera.
Fate voi io continuo a credere sia tutta una buffonata. Guardate solo le maniche del vestito di quello. Erano lunghe due volte le braccia. Dai, non mi illudo più.
è incredibile comunque che, qui come negli altri siti, tutti siano contro cairo, poi quando c’è un potenziale acquirente, senza saperne nulla, tutti si schierino contro a priori
l’offerta è stata fatta e cairo sta facendo il furbo e in più se queste sono le reazioni dei tifosi ad un potenziale acquirente, state tranquilli che fuggirà lui come fuggiranno tutti gli altri…
giudicare e sputare sentenze prima di conoscere è sempre sbagliato
biziog. di quale offerta stai parlando. Io non ho sentito nè la cifra offerta ne chi la fa. Come si può giudicare, l’offerta è stata fatta se non sai le cifre nè chi l’ha proposta?
Sarei il primo, se arrivasse un’offerta seria a gioire, ma io attualmente offerte serie e concrete non ne vedo, purtroppo. E se Cairo sta andando aventi, sta scegliendo l’allenatore dopo aver scelto il DS significa che di offerte non ne ha ancora avute, purtroppo.
L’unica cosa su cui al momento possiamo giudicare è il modo in cui si sono presentati alla conferenza stampa di ieri. Marengo (non esattamente un amico di cairo) ha parlato di barzelletta, di nulla assoluto.
Dalle dichiarazioni, al comunicato stampa, l’approccio è stato imbarazzante.
Il ventisettenne Pipicella con quella faccetta da nerd, il vestito e la risposta ai giornalisti: “Ambasciator non porta pena” non ha certo aiutato a suscitare fiducia e credibilità. Poi magari ci sbagliamo tutti.
Se non ne sappiamo nulla comunque, è perché loro al momento non hanno detto nulla di concreto.
L’offerta la devono sapere le parti in causa. Non noi. Secondo me verissimo che si son presentati in modo ridicolo. Ma aspetterei decisamente a dare altri giudizi definitivi ed affrettati.
Bricca a rimosso il video iltoromio da Youtube per violazione del regole del copyright, altra bella figura della cordata dei tre individui.
Cairo non vuole vendere, questo è il punto, quindi è ovvio che cerchi l’allenatore e che abbia preso il DS
Console ha parlato di un’offerta di 200 milioni, quindi i numeri li ha fatti
Mi sono perso qualcosa.
Quando ha fatto l’offerta e a nome di chi?
a nome di chi non ci è dato sapere perché c’è un vincolo di riservatezza
ma le cifre parlano di 200 M di proposta, con un rilancio di cairo di 300-350
la società vale in effetti circa 200M, il rilancio può voler dire
A) che non vuole vendere
B) che vuole strappare un prezzo migliore
-Un fatto mi pare certo,ovvero pare proprio che qualcosa di concreto si stia muovendo ,o da una direzione o da
un’altra. A questo punto il nostro attuale “Conducator” non puo’ più nascondersi dietro il fatto che non vi sono
personaggi con l’intenzione di acquisire la società.
Starà a noi tifosi portarlo allo sfinimento con una contestazione continua,serrata,senza sosta ,però sempre nei limiti della correttezza.
Ora mi ripeto nel suggerire di restare alla finestra in attesa dei futuri e ritengo prossimi avvenimenti.
FVCG(ora per sempre).