Ieri c’è stato un lungo confronto, durato diverse ore, alla Cairo Communication tra il presidente Cairo e Marco Giampaolo, con la presenza del ds Davide Vagnati.
Marco Giampaolo sarà il nuovo allenatore del Toro, a breve arriverà l’ufficialità.
Inizia una nuova era per il Torino F.C., indispensabile dopo la deludente stagione appena terminata.
Il prossimo anno non si potrà più sbagliare. Bisogna riconquistare la fiducia del popolo granata, compito molto arduo.
C’è una squadra da costruire, anche perché la rosa attuale è lontana dall’idea di calcio del nuovo allenatore.
Affinché con lui possa nascere un progetto ambizioso, concreto e a lungo termine, gli aspetti su cui puntare dovranno essere: una società solida, sempre presente e organizzata con ognuno che abbia i necessari poteri decisionali e non solo quelli derivanti dal proprio ruolo, c’è bisogno di un Filadelfia più completo, capace di garantire tutti i comfort che un centro sportivo di una squadra di Serie A richiede ma, soprattutto, un calciomercato all’altezza. Tutti aspetti che in casa Toro in questi anni sono stati discutibili, con errori per i quali poi si sono pagate le conseguenze.
Giampaolo è un grande professionista, un ottimo comunicatore che insegna calcio, amante del bel gioco, fautore di schemi in verticale alla ricerca degli attaccanti per andare a segnare.
Aspetto che sarà di gradimento per i tifosi granata, con la speranza di seguire un Toro che faccia divertire oltre che porti a casa i risultati.
Ci saranno da assecondare le scelte di Vagnati e Giampaolo, ci sarà bisogno di tempo perché si raccolgano i frutti dai semi che a breve verranno piantati e ci sarà da far capire al mister cos’è il Toro, cosa significa per la sua gente, cosa rappresenta per la sua città, il valore di indossare quella maglia e la sua storia.
Solo un tifo unito, compatto, fiducioso e caloroso potrà trasmettere al nuovo allenatore la passione per il colore granata.
Marco Giampaolo è famoso anche per diverse sue citazioni, una delle più conosciute, e sicuramente tra le più note, è: "Testa alta e giocare a calcio”.
E allora chissà che finalmente si riesca a far rialzare la testa una volta per tutte al Toro.
È doveroso ringraziare Moreno Longo. Quando arrivò al Toro in un articolo scrissi che non si sarebbe bruciato e così è stato. Nel suo lavoro ci ha messo tanto cuore, riuscendo ad ottenere l’obiettivo salvezza.
Al nuovo mister Giampaolo c’è da dare il benvenuto a Torino e augurare buon lavoro (ce ne sarà tanto da fare).

Giovanni Goria


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