Nel corso di queste prime partite della nuova stagione è diventato un vero e proprio punto di forza del nuovo Torino e il suo passato bianconero non gli ha certo impedito di mettersi in mostra con una prestazione veramente eccellente contro i cugini della Juventus.

Nel momento in cui Juric ha dato le chiavi della mediana del Torino a Mandragora, il salto di qualità si è avvertito in maniera ben distinta. L’ex centrocampista del Genoa e della Juve, infatti, ha la particolare, e apprezzatissima dai vari allenatori che ha avuto, capacità di legare i reparti e ha saputo ridare un vero e proprio senso al centrocampo del Torino ancora prima, in realtà, che arrivasse il nuovo tecnico dal Verona.

Rolando, un elemento insostituibile per Juric

Nel corso di queste prime giornate di campionato, Juric ha fatto una richiesta ben precisa al centrocampista ex Genoa, ovvero di fare gli straordinari perché con lui in campo il Torino riesce ad avere un atteggiamento equilibrato.

Di conseguenza, abbiamo visto il buon Rolando in campo sempre e comunque, tra Atalanta, Fiorentina e Salernitana. Un vero e proprio motorino inesauribile del centrocampo, che ha saputo garantire, con un sacrificio questo va detto, un’opera di interdizione, ma anche di costruzione di gioco, senza dimenticare anche quegli spunti istintivi in fase di gestione del possesso palla.

Piuttosto di frequente capita di notare Mandragora che imposta l’area immediatamente varcata l’area della compagine granata. Di conseguenza, la maggior parte della circolazione di palla e lineare e ha come obiettivo principale quello di far salire subito la squadra. Eppure, Mandragora ha dato ampie dimostrazioni di essere in grado anche di fare la giocata, per cui ha messo in mostra le sue indubbie qualità anche dal punto di vista tecnico.

Anche per quanto riguarda gli assist, Mandragora non si è certo mai tirato indietro e ha messo in evidenza in modo particolare una caratteristica che fa indubbiamente brillare gli occhi agli allenatori, ovvero la capacità di servire, con un bel tocco sotto morbido, con il piede sinistro, i suoi compagni premiando i relativi inserimenti, scavalcando completamente la difesa avversaria.

Insomma, una serie di prestazioni decisamente positive, che hanno di fatto convinto il Torino a voler chiudere a tutti i costi l’operazione di riscatto con la Juve, che fino a questo momento è ancora la proprietaria del cartellino. Ci sono alcuni parametri che andranno ovviamente rispettati, tra cui la facoltà di riscatto entro il mese di giugno a 16 milioni di euro, il diritto di riscatto entro giugno 2022 a 14 milioni di euro, altrimenti scatterà l’obbligo di riscatto a giugno 2022 se verranno raggiunti determinati requisiti.

Che campionato aspettarsi dal Torino

Sono in tanti gli appassionati di scommesse sportive che hanno decisamente apprezzato le prestazioni del Torino guidato in panchina da Juric, al punto tale che, nonostante qualche risultato negativo, è diffusa la convinzione che la formazione granata possa davvero raggiungere una buona posizione alla fine della stagione.

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