Torino-Palermo: 3-0

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Nemanja Radonjic
Nemanja Radonjic

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TORINO-PALERMO 3-0

Reti: st 9′ Lukic, st 29′ Radonjic, st 34′ Pellegri

Ammonito: st 29′ Radonjic

Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji (st 37′ Bayeye), Buongiorno, Rodriguez; Singo (st 37′ Lazaro), Ricci, Lukic (st 37′ Segre), Aina; Seck (st 32′ Linetty), Radonjic; Sanabria (st 32′ Pellegri). A disposizione: Berisha, Gemello, Adopo. Allenatore: Juric

Palermo (4-2-3-1): Pigliacelli; Buttato, Nedelgearu (st 36′ Silipo), Marconi, Sala (st 30′ Crivello); De Rose, Broh; Elia (st 30′ Damiani), Soleri (st 36′ Somma), Floriano (st 21′ Stoppa); Brunori. A disposizione: Massolo, Pierozzi, Fella, Doda, Corona, Peretti. Allenatore: Di Benedetto

10 Commenti

  1. Mi pare chiaro cosa pensa Juric al termine del ritiro. Izzo, Horvath, Zaza, Verdi e Edera sono stati bocciati e non fanno parte del progetto del tecnico. La cosa in parte gia´si sapeva. Ora il messaggio e´parso chiaro. A Urbanetto Cairo e Vagnati il compito di agire evitando di lasciare pesi morti in squadra. E di prendere quei 4-5 giocatori che come minimo servono. Allo stadio contestazione della Maratona con cori e striscione contro Cairo e Primavera completamente vuota. Ora tocca a Juric parlare, ma temo lo fara´solo a mercato chiuso, il 1 settembre. Prima sarebbe solo deleterio.

  2. Abbiamo giocato contro una squadra di serie Che
    Test poco provate
    La categoria superiore si è vista solo con Rado, unico a creare superiorità.
    Per il resto vale quanto già detto, ne sono partiti 8 e ne sono arrivati 2 di categoria.

  3. Visto solo e male il secondo tempo, qui in grande Germania non si vede Mediaset. Giocavamo contro una squadra di categoria decisamente inferiore (e meno male che il city Group e’ una proprietà molto presente …) e senza allenatore, quindi non mi farei prendere troppo dagli entusiasmi e Paro in conferenza e’ stato molto chiaro. Vediamo il TDC chi fa arrivare al 1 settembre…. Ps Rado o come si chiama e’ chiaramente una testina serba e sicuramente incostante, però di livello superior.

  4. Non scommetterei un euro sulla permanenza di questa squadra in serie A. Se la cairese resta così (e resterà così) a Dicembre è già in B (lo spero con tutto il cuore). E sarà solo allora che (forse) ci ribelleremo contro l’immane presiniente testa di caxxo.

  5. Che non inganni il risultato contro un Palermo pericoloso solo due volte. Mi è piaciuto Radonijc , poi sono d’accordo con Junior ci manca un centravanti di peso, Sanabria insufficiente.

  6. Che Rado sia l’unico che crei superiorità pare evidente. Che Seck acceleri contro una squadra piantata non mi pare così significativo, soprattutto se di 2 categorie inferiore.
    Quando vedrò queste gesta in partite di campionato, se ne potrà riparlare soprattutto se produttive di reti / occasioni gol.
    Poi parliamoci chiaro, se a te sta bene battagliare con lo Spezia per avere la prospettiva di battagliare l’anno dopo con l’Empoli per il quattordicesimo posto, nulla questio.
    A me di arrivare agli ottavi di finale della Coppa Italia stracciando il Cittadella frega zero. Dettob in altre parole il punto non è passare da un prestito furbo ad un altro prestito più furbo, tema che sarebbe rilevante se esistesse un progetto di crescita, se esistesse una società anche squattrinata ma con voglia di arrivare da qualche parte.
    Il punto è rinascere o continuare a veleggiare sereni verso l’estinzione.
    Ieri sera vedendo il botolo e il modello festeggiare, ho avuto l’ennesima conferma di essere in quell’ambito.
    Quindi per me i giocatori al momento sono temi del tutto accessori rispetto all’unico argomento rilevante: la proprietà. Da innamorato del Toro questo mi crea (molta) angoscia e frustrazione e non traggo sollievo ne da una giocata di Singo, ne dalla lucrosa cessione di un giocatore alle mente. Saró fatto male, però ti chiedo: tu in cosa speri?

    • Certo Maurizio, anzi sarebbe ancora più stimolante.
      Quelle rare volte che vedo ai giardinetti un ragazzino con la maglia del Toro mi scappano i lacrimoni, figurati se il problema è la qualità dei giocatori.
      Ho seguito la primavera per anni, pur di non sentire la puzza del menta, pur di vedere correre le nostre maglie.
      Qui i giocatori non sono il problema, seppure lo diventino indirettamente quando loro malgrado, diventano funzionali alla prosecuzione della strategia di strangolamento perpetrata dall’impiastro.
      C’ero contro il Real e con lo stesso entusiasmo c’ero contro il Mantova, con un vero Presidente ci sarei anche contro il Lucento e con un entusiasmo doppio.
      La mia paura, a riguardo di quella partita, è di non vederla.

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