"Cairo vattene": la protesta verso il presidente arriva anche al Giro d'Italia
Una tappa segnata da diversi colpi di scena

La protesta dei tifosi granata contro Urbano Cairo approda anche al Giro d’Italia. La storica corsa a tappe, che accompagnerà appassionati e spettatori occasionali fino al primo giugno, ha vissuto oggi la sua settima giornata di gara, la prima con un arrivo in salita. Una tappa impegnativa e ricca di colpi di scena, che però è stata in parte oscurata da un gesto simbolico ma forte: uno striscione di contestazione rivolto al presidente del Torino e numero uno del gruppo RCS
Ayuso vince, ma è Roglič la nuova maglia rosa
A vincere la tappa che da Castel di Sangro portava a Tagliacozzo, nel cuore dell’Abruzzo, è stato lo spagnolo Juan Ayuso, autore di una brillante prestazione che gli ha permesso di tagliare il traguardo con circa quattro secondi di vantaggio sul gruppo degli inseguitori. Un successo costruito con determinazione lungo un percorso impegnativo, che ha messo alla prova anche i migliori.
Per quanto riguarda la classifica generale, la maglia rosa ha cambiato padrone: a indossarla è ora Primož Roglič, che l’ha strappata al danese Mads Pedersen, leader nelle prime sei tappe, tutte caratterizzate da profili pianeggianti. Il passaggio di consegne segna un momento chiave nella corsa, che da questo punto in poi si fa sempre più selettiva.
La protesta contro Cairo arriva anche in Abbruzzo
A prendersi la scena durante la tappa del Giro, però, non è stato un ciclista, ma uno spettatore, con molta probabilità un tifoso del Torino. Approfittando del passaggio delle telecamere al seguito della corsa, l’uomo ha esposto uno striscione dal messaggio inequivocabile: “Cairo vattene”. Un gesto rivolto al presidente del Torino, Urbano Cairo, che è anche a capo del gruppo RCS MediaGroup, proprietario de La Gazzetta dello Sport e organizzatore del Giro d’Italia.
Il malcontento della tifoseria granata nei confronti della gestione Cairo è ormai palpabile e diffuso: in vent’anni di presidenza, secondo molti sostenitori, la squadra non ha fatto alcun salto di qualità, limitandosi a stazionare nella parte centrale della classifica. L’unica vera parentesi positiva resta quella vissuta sotto la guida di Giampiero Ventura, culminata con la qualificazione in Europa League.