Durante la puntata di qualche giorno fa del podcast di Aura Sport, il numero uno di Sportitalia Michele Criscitielloè ritornato sulla lite di Baroni in sala stampa, dicendo la sua sulla questione e criticando il tecnico del Torino.
Cos'è successo
Il post partita di Lazio-Torino, all’Olimpico, si è chiuso in un clima di forte tensione, non solo in campo ma anche in sala stampa. Il diverbio sarebbe nato quando un giornalista ha sorriso in modo evidente durante una domanda rivolta a un collega, provocando la reazione di Marco Baroni, che ha interrotto la conferenza per esprimere il proprio disappunto.
Visibilmente irritato, l’allenatore del Torino ha invitato i presenti al rispetto reciproco, sottolineando l’inopportunità di certi atteggiamenti in un contesto professionale. La discussione, tuttavia, non si è placata con le sue parole ed è proseguita anche dopo la fine della conferenza.
Criscitiello sul comportamento di Baroni
“Facciamo i complimenti anche a Marco Baroni, perché con quelle sceneggiate è uscito fuori il vero Baroni”, esordisce il conduttore.
Sabatini, ospite insieme a Viviano, dice la sua: “Voglio dirlo chiaramente: un giornalista che ride della domanda di un collega in un’occasione pubblica non fa una bella figura”, dice. “Ma si deve arrabbiare il collega, non Baroni”, ribatte Criscitiello.
Il punto di vista di Criscitiello
Baroni interviene? Sì, ma non doveva. Sei in conferenza stampa, finisci e te ne vai. Invece lui interviene e lì emerge per quello che è, purtroppo. Perché come allenatore, fino a quando aveva Del Rosso che ora è al Lecce, era un buon allenatore, ma è stato un vincente per la squadra che deve salire dalla Serie B alla Serie A, e uno abbastanza vincente per salvarsi nella massima serie. Il problema è che Fabiani, prendendolo alla Lazio l’anno scorso, lo ha trasformato quasi in un allenatore da prima fascia. Ma non lo è ancora, perché certe situazioni non le sa gestire. Perché ha fatto la differenza a Benevento, Novara e Pescara? Perché è quello il target.
Marco Baroni e Leonardo Colucci
Baroni era nella sua vecchia casa, fino a due mesi fa era lì. Doveva avere il buon senso di non reagire, di non fare lo show in conferenza stampa. È stato anche ingenuo, perché certe dinamiche non le sa gestire.
Conclude:
Io, per esempio, gioco e faccio anche calcio praticato, non solo parlato. Lo faccio a livello dilettantistico, da presidente di Serie D, e mi assumo le mie responsabilità. Ma se esistono categorie per i presidenti e per gli allenatori, Baroni, che è in Serie A, certe cose non le può fare. Gli show in conferenza stampa li puoi concedere in Serie D o in Serie C, ma non a quei livelli. Quindi, se un giorno dovessi — tra trecento anni — arrivare in Serie A e fare una sceneggiata del genere, insultatemi in diretta.