Ero anch’io tra i numerosi critici sull’operato del Presidente, perché temevo quello che era già successo negli anni scorsi, e cioè che ci si riduceva ad acquistare un paio di giocatori, di non eccelso livello, tutt’altro, nell’ultimo giorno di mercato. E la delusione si trasformava in irritazione, ricordando le parole pronunciate dal Presidente al termine dell’ultimo, pessimo, campionato disputato dai granata, vale a dire che non sarebbe più successo di dover tribolare come nelle ultime due stagioni. Il Toro, dopo la bella prestazione offerta contro l’Atalanta ad iniziocampionato, conclusasi, però, con una sconfitta immeritata, era incorso in una brutta figura in casa della Fiorentina, perché alla sconfitta s’era accompagnata una prestazione davvero modesta e incolore. Mister Juric aveva manifestato apertamente la sua insoddisfazione, dicendo a chiare lettere che la squadra necessitava di nuovi elementi per uscire dall’impasse e dall’anonimato. Non è sufficiente assumere un bravo tecnico, pagarlo bene, e poi non costruirgli una squadra di valore. Sarà stato per lo sfogo di Juric, per la consapevolezza del Presidente visti i limiti oggettivi del Toro, che negli ultimi due giorni del mercato si sono concretizzati gli acquisti di Praet, di Zima, e di Brekalo, quest’ultimo arrivato quasi sul filo di lana, acquisti che si sono aggiunti a quelli di Pjaca e di Pobega. Praet e Brekalo fanno parte delle Nazionali dei loro Paesi, rispettivamente Belgio e Croazia, e hanno quindi esperienza in campo internazionale, mentre Zima, proveniente dallo Slavia Praga, è un giovane ventenne, di ottime prospettive. Il Toro ora vanta un’ampia rosa, ma alla quantità ha aggiunto anche la qualità, grazie ai nuovi acquisti. Il Gallo Belotti, che fortunatamente è rimasto in granata, potrà ora godere di maggior appoggio da parte dei nuovi arrivati. Certo che le aspettative dovranno essere suffragate dalle prestazioni agonistiche, e la prima prova sarà offerta alla ripresa del campionato, quando all’Olimpico Grande Torino, si presenterà la Salernitana, anch’essa a zero punti come i granata. Ma per il Toro è un’opportunità da sfruttare al massimo, cioè con una vittoria netta, viatico per un prosieguo di campionato all’insegna della Storia e del blasone del Torino.

Franco Venchi


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