Giovanni Simeone
Giovanni Simeone

Della partita di ieri a Valencia c'è poco da salvare, anzi, pochissimo. I tre gol subiti al Mestalla, a cui si aggiungono i sei gol in due partite contro il Monaco, sono un campanello d’allarme importantissimo per la squadra di mister Baroni, conosciuto a Lecce e Verona soprattutto per le sue qualità difensive, ma che invece a Torino non sta riuscendo, almeno per il momento, a fare lo stesso. Una difesa colabrodo (ieri Coco e Biraghi su tutti) e un centrocampo che fa tantissima fatica a fare filtro obbligano il tecnico granata a fare delle importanti valutazioni sul piano tecnico, ma soprattutto tattico.

Ben tornato, capitano!

Come detto, della serata di ieri c’è pochissimo da salvare, forse solo una cosa: il ritorno in campo di Duvàn Zapata. Il capitano del Torino era fermo per un grave infortunio al ginocchio dal 5 ottobre 2024, quando a San Siro fu costretto a uscire anticipatamente in barella dalla sfida contro l’Inter. Da quel momento, almeno per due mesi, il Toro ha sofferto tremendamente soprattutto la sterilità offensiva, ma ora il capitano è tornato ed è pronto a contendersi il posto a Adams, che nella serata di ieri è stato uno dei migliori della squadra. 

Ma oltre ad Adams, a Torino ora c’è un nuovo attaccante pronto a sfruttare ogni minima occasione, come spesso accaduto nella sua carriera: al Mestalla ha fatto il suo esordio Simeone, appena arrivato dal Napoli e che ha esordito con una prestazione leggermente insufficiente, ma soprattutto per la voglia di strafare; in campionato potrà essere una vera arma in più per il Toro.

 

Esordio anche per Ngonge

Oltre al “Cholito”, a Valencia ha fatto il suo esordio anche Ngonge, anche lui arrivato dal Napoli e che, almeno per adesso, dovrebbe essere il titolare della fascia sinistra dell’attacco, con il mercato che in quella zona di campo potrebbe portare qualche novità, come Elmas o Oristanio

Si tratta comunque di notizie che possono far piacere fino a un certo punto, con la fase difensiva che preoccupa e non poco. L'obiettivo è che con la rosa al completo, nella speranza (seppur flebile) che oltre al terzino e all’esterno sinistro possa arrivare almeno un rinforzo a centrocampo, le cose possano cambiare, perchè con una fase difensiva di questo tipo non si possono nemmeno immaginare dei passi in avanti nel rendimento complessivo della stagione.


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