Con il pareggio di ieri sera a Ferrara contro la Spal 1 a 1 il Toro è matematicamente salvo. Anche il prossimo anno i granata giocheranno in serie A.
Ma per questa annata c’è solo da vergognarsi perché ci sono stati errori societari gravissimi e difficilmente giustificabili. Ognuno dovrà fare un “mea culpa” e assumersi le proprie responsabilità, non ci sono scuse.
Anche ieri i granata partono bene con la giusta concentrazione e motivazione per conquistare la matematica salvezza, passano in vantaggio con un gran goal di Verdi e si fanno raggiungere con un goal di D’Alessandro. Una partita che si doveva vincere e le occasioni per farlo ci sono state, contro una squadra già retrocessa!
La lezione impartita quest’anno deve essere imparata, ricordata e archiviata.
Adesso, concludendo degnamente questo campionato con ancora due partite da giocare, si deve progettare il futuro.
Imparando dagli errori: mai più “casi” come quello di N’Koulou la scorsa estate, mai più sessioni invernali di calciomercato con 0 acquisti, mai più tifosi allontanati dal Filadelfia che, sotto la gestione Mazzarri, sembrava un bunker più che un centro di allenamento, mai più permettere a chi scende in campo figure come quelle fatte con il 0-7 dell’ Atalanta in casa o del 4-0 rifilato dal Lecce, per fare qualche esempio, e mai più il Filadelfia affittato per eventi e convegni distaccati completamente dal mondo dello sport, del calcio e ancora di più da quello granata.
L’unico da ringraziare per questa salvezza è Longo che, con il suo staff, è arrivato in un momento difficilissimo prendendo come si suol dire una “patata bollente”. Ci hanno messo tanto sudore, impegno e soprattutto cuore per portare la squadra a ottenere la salvezza e ci sono riusciti.
Adesso il Toro deve tornare a essere il Toro con un progetto ambizioso, serio e a lungo termine.
Basta parole e promesse, è il momento di essere concreti!
È ben noto come far tornare il Toro finalmente grande: completare il Fila, costruire il Robaldo, formare una squadra di alto livello per conquistare l’Europa, ripartendo da giocatori come capitan Belotti… questi sono alcuni tasselli fondamentali per comporre un mosaico che faccia pensare a un grande futuro.
Tanto lavoro ha fatto e sta facendo il ds Vagnati ed è giusto avere fiducia in un ottimo professionista come lui.
Prima di tutto però c’è da riconquistare un popolo ferito da troppe delusioni.
Solo uniti si potrà essere Toro.

Giovanni Goria


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