TORINO (3-4-2-1):

SIRIGU 7: Prende 4 gol, ma ne salva altrettanti. Per gran parte della partita è anche poco impegnato, poi dal 90° al 120° è protagonista assoluto.

IZZO 5,5: Soffre inizialmente la vivacità di Rebic, poi limita il croato che gli rifila una gomitata che meriterebbe il rosso. Cala vistosamente alla distanza e Leao fa quello che vuole: prima un assist per Ibrahimovic che spara alto da pochi metri, poi serve allo svedese il pallone del 4-2.

NKOULOU 6: Bene nelle chiusure e nel guidare la linea difensiva, fino all'ingresso di Ibra. Poi anche lui va in difficoltà, perde le misure e chiude con grande affanno.

BREMER 7,5: Va vicinissimo a diventare l'eroe della serata: la prima doppietta nel calcio italiano, con una bell'inserimento in area e con un perentorio colpo di testa. Esce per un problema fisico a 5 minuti dalla fine, e il Toro crolla.

38' st DJIDJI 5: Entra sul 2-1 e devia il tiro di Calhanoglu che porta ai supplementari, poi si perde Ibrahimovic sul gol del 4-2.

DE SILVESTRI 5,5: E' sua l'ultima occasione da gol che il Toro crea nei supplementari: come al solito non lesina l'impegno, corre tantissimo, ma è in ritardo su Bonaventura in occasione del primo gol e incide poco.

8' sts LAXALT: s.v.

RINCON 6: Parte contratto, faticando a trovare la posizione ed essendo spesso in ritardo nella copertura. Poi cresce col trascorrere dei minuti, si becca il solito giallo, ma non tira mai indietro la gamba. Nei supplementari si spegne, e il Toro è travolto.

8' sts LYANCO: s.v.

LUKIC 6: Anche lui impatta la gara con qualche difficoltà, poi però dimostra sempre una grande lucidità, ed anche uno spirito battagliero per certi versi sorprendente. Non è sempre preciso, ma fino al pareggio finale di Calhanoglu, è tra i migliori. Sparisce dal campo nei supplementari, esausto.

AINA 6,5: Giocatore incomprensibile: passa da prestazioni al limite del vergognoso, ad altre come quelle di San Siro, in cui fa intravedere un potenziale enorme. Per una volta è attento in difesa, spinge con continuità, gestisce bene il pallone: tante cose utili, l'assist per il raddoppio di Bremer e anche nei supplementari è quello che impensierisce di più Donnarumma.

VERDI 5,5: Parte male e perde il pallone da cui nasce il vantaggio rossonero. Si riscatta quasi subito con l'assist per il pareggio di Bremer. Non manca l'impegno, corre tantissimo e gestisce bene alcuni palloni, ma incide poco, soprattutto in avanti.

BERENGUER 5,5: Nel primo tempo è latitante: la squadra avrebbe bisogno di una maggiore presenza, per tenere qualche pallone in avanti. Nella ripresa tocca più palloni, ma incide poco e l'impegno non è sufficiente.

45' st MILLICO 6: Entra quando ormai il Toro è sulle ginocchia, ma nei supplementari riesce comunque a crearsi l'occasione per colpire: il suo rasoterra è però respinto da Kjaer in calcio d'angolo.

BELOTTI 6: La solita partita a tutto campo, con tanto sacrificio al servizio dei compagni. Prende calci, lotta, si muove tantissimo, si trasforma in uomo-assist per compagni che non ne sanno approfittare.

ALL. MAZZARRI 6: Dopo il tracollo con l'Atalanta, la reazione c'è stata. Certo, gli uomini erano contati (eppure sul mercato si continua a vendere, senza parlare di acquisti...) e alla fine le energie erano esaurite, ma la prestazione è comunque positiva. Il problema però non è risolto: questa squadra, quando "non" deve fare la partita, ha sempre fatto una discreta figura, anche quando è uscita sconfitta. Il cambiamento ora deve avvenire contro squadre "alla portata" del Torino: in questo senso, la trasferta di Lecce, potrebbe essere molto più significativa di un quarto di finale di coppa Italia a San Siro.

MILAN (4-4-2):

G. Donnarumma 6 - Conti 5 - Kjaer 6 - Romagnoli 6 - Hernandez 5,5 - Castillejo 6,5 - Krunic 6,5 - (38' st Calhanoglu 7,5) - Bennacer 6,5 - Bonaventura 6 (32' st Leao 6) - Piatek 5 (20' st Ibrahimovic 6,5) - Rebic 6,5 - (1' sts Kessiè 6,5) - ALL. Pioli 6,5

ARBITRO, sig. PASQUA 5: Una direzione di gara quasi perfetta, rovinata da un solo decisivo, errore. La reazione di Rebic su Izzo, era da rosso: la gomitata dell'attaccante croata è mal sanzionata dell'arbitro laziale, ma ancora più grave è il fatto che il VAR non intervenga per cambiare il provvedimento.


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