Errori a ripetizione, una stagione maledetta che deve finite al più presto.

Stavolta ci pensano Lyanco subito, N’Koulou poi e per finire Meite, che quasi sorpreso di essere uno dei meno peggio in campo regala la palla per il raddoppio dei Viola. Pensare che nel mezzo un palo di Belotti di testa, a un soffio dall’ottavo gol consecutivo in campionato, e un gol annullato a Edera, per un precedente inutile quanto ingenuo fallo di Millico, avevano fatto pure sperare nel pareggio. Poco male, ci ha pensato il Genoa, con più fortuna che altro, battendo il Lecce, dandoci un’altra possibilità di chiudere il discorso. Verona in casa, Spal fuori, retrocessa matematicamente, domenica dobbiamo essere salvi. Non ci sono storie bastano 4 punti. Longo dice che siamo stanchi, questa formula assurda non concede pause, allenamenti, e noi in effetti giochiamo sempre con un giorno in meno di riposo. Quello che Longo non può dire è che questa squadra non vede l’ora di andarsene in vacanza, e di non farsi più vedere in questi lidi. E noi pure se è per questo, vorremmo una rivoluzione generale. Ma prima la salvezza. Oggi penoso pure Millico, vuole strafare il ragazzo, e oltre fare l’ingenuo fallo su Chiesa, toglie dai piedi di Lukic un quasi certo pareggio granata. Sbaglia tutto, io non lo crocifiggo ma il presentarsi alla vigilia del ritiro post covid palesemente fuori forma è un’aggravante non da poco. Soprattutto per uno che dovrebbe divorare l’erba e solo quella. De Silvestri non ne ha più, Ansaldi è fuori condizione, Rincon la sta cercando. A centrocampo siamo davvero scarsi. Complicato poi per la nostra ridicola difesa tenere gente veloce e abile coi piedi come Koume e Ribery. E già perchè in Viola a gennaio è arrivato Koume e tra poco arriverà Amrabat, che fortunatamente mercoledi col Verona non ci sarà, per squalifica. Si programma e si prendono pezzi utili alla causa in anticipo. Cosa sconosciuta al nostro Presidente, che invece ha forse intenzione di comprasi mezza Spal, che è retrocessa con 4 giornate di anticipo. In settimana lettera aperta dei Torino club a Cairo, più che una lettera un ultimatum, ma forse sarebbe meglio di dire un foglio di via, un addio. Molti convinti che a salvezza conquistata a Torino capiterà qualcosa. Tante le voci che danno Cairo stavolta deciso a cedere a fare la super maxi plusvalenza. Lui parlerà solo a salvezza conquistata. La mia sensazione è che Urbano non ha nessuna fretta di vendere col Toro in A. Gli devono dare quello che vuole. Se sarà così statene certi sarà un bene pure per il Toro. Ma prima la salvezza, ancora due gare, ancora sto supplizio.


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