Niente mi aspettavo e niente è successo.

No stavolta non sono deluso. Non mi aspettavo assolutamente nulla di buono dal mercato e il pronostico è stato nettamente confermato. Cairo non ha alimentato speranze nei tempi in cui poteva farlo, figuriamoci oggi in piena pandemia, con la crisi che avanza, le sue aziende che faticano. Io scrissi il giorno dopo l’acquisto di Amauri, avvenuto dopo le cessioni di Ciro e Cerci, che Cairo si era dimesso da Presidente. Lì sì mi ero illuso e ci rimasi male. Oggi no, non mi aspettavo niente. Questo ultimo mercato pallidino parte da lontano. Da errori, tragedie, che risalgono a troppi errori in serie del Presidente, dei Ds, degli allenatori. Metterci una pezza in un mese e mezzo era impossibile. Vagnati doveva vendere di più? Dunque vediamo. Izzo ha oggi una valutazione non superiore agli 8, 9 milioni, reduce da una stagione di figuracce. Lyanco ha giocato, male, 6 partite in serie A. Hanno cercato di far credere allo Sporting che era il nuovo Thiago Silva ma non sempre i bluff riescono. Baselli è rotto fino a novembre. Zaza voi lo comprereste? Milinkovic Savic è un portiere che però sa solo tirare le punizioni, Edera ha rifiutato il Crotone, per me deve giocare in Lega pro o al massimo al Cenisia, non sempre titolare. Ma di cosa stiamo parlando? Millico cosa ha dimostrato fino adesso? Longo voleva mangiarseli entrambi. Insomma il Toro fa cose quasi tutte a cavolo, ma se i giovani hanno un minimo di talento e professionalità vanno in giro e poi tornano, vedi Segre e Buongiorno. Fosse anche solo per merito dei procuratori. Vagnati ha venduto quello che poteva, Berenguer. Doveva convincere forse Cairo a rinunciare a qualche euro per Izzo e Lyanco, ma è un Ds non la maga Circe. Abbiamo il settimo monte ingaggi della serie A e questo mi fa impazzire. Errori in serie, da Verdi voluto da Mazzarri, a Zaza preso da Petrachi, ad Ansalsi rinnovato e poi messo in un angolo. Insomma tutti ci hanno messo del loro, mentre il padrone pensava solo a fatturare. Che tutto potesse cambiare in un mese e mezzo, in un mercato difficile, dopo una stagione disastrosa, io non ci ho mai creduto. Prendere Giampaolo è stato l’ultimo azzardo di Cairo, l’ultimo errore. Ma non per il valore del tecnico, ma perché Giampaolo va assecondato sul mercato. Questo se hai un minimo di ambizione o progetto. Se invece, come ho sempre pensato, l’obiettivo sono i 40 punti, può andare bene pure così. Sperando che su Gojak abbia ragione Pianjc. L’ostacolo più grande, come ha ben rilevato il direttore Maurizio Mellano, è quella zavorra senza speranza di giocare che pascola al Fila, parecchio rabbuiata. Vedremo, ma se avesse chiuso per Ramirez credetemi non sarebbe cambiato nulla, quello è il livello. Intanto si ritira l’ultimo possibile compratore del Toro, l’ambasciatore Nunzio Pupi D’Angieri. Vorrei farvi notare una questione, i candidati alla Presidenza del Toro si presentano subito dicendo di non essere del Toro. E passi, ormai. E poi subito dopo ci tengono a farci sapere quante auto hanno in garage. Da altre parti si parla di fatturato, borsa, progetti. Da noi si inizia con le auto. Iniziò Borsano di cui si vaneggiava di una decina tra Porsche e Ferrari tenute in un anonimo garage sulla Maddalena. Mago Borsy, quattro anni dopo quando si presentò la Finanza, trasformò le auto di lusso in una Panda verde. Ma quello era mago. Poi vi ricorderete il parco macchine di Giribaldi, orologi e auto sul belvedere di Montecarlo. Ora D’Angieri dice che con due sue auto si compra il Toro. O ci hanno scambiato per tifosi della Minardi o per dei coglioni.


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