PARMA – «Sarà difficile, perché ci sono insidie in ogni gara. Noi dobbiamo solo pensare a domani, non possiamo permetterci di guardare oltre: abbiamo i margini di errore ridotti, dobbiamo imparare a convivere con queste pressioni. Abbiamo ridotti margini di errore, bisogna saperci convivere con questo tipo di pressione. Ho lasciato la squadra in crescita e l’ho ritrovata bene, noto anche uno spirito diverso. C’è una presa di responsabilità diversa, la squadra è in crescita non solo nelle prestazioni».

MERCATO – «La cosa più importante è il campo. Il calciomercato è qualcosa che si farà ma non rappresenta l’oggi. Con la società mi sento quotidianamente, il 27 dicembre ero a casa con il presidente e il direttore: cerchiamo di fare le cose migliori per il Toro. Se mi aspetto qualcosa? Innanzitutto mi aspetto il massimo dai calciatori che alleno oggi. Poi qualcosa la società farà, è attenta nell’interesse supremo che è il Toro. Ma per me adesso conta il presente, la partita di domani».

MERCATO DI RIPARAZIONE – «Ci credo nell’ottica di un miglioramento. Se gli interventi sono finalizzati al rinforzarsi assolutamente sì. Poi se ci dovessero essere degli scontenti da accontentare la società è vigile e cercherà di creare le situazioni per risolvere ogni problema. Se può distrarre i calciatori? Ritengo che sia sempre una questione di professionalità. Bisogna pensare a gennaio non come un numero di partite ma alla partita di domani. Se dovessi notare giocatori distratti sarà compito mio non impiegarli».

(calcionews24.com)


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