4Urbano Cairo (foto Ansa)è intervenuto sul palco delFestival della TV e dei nuovi media di Dogliani dove ha parlato del tecnico Ivan Juric e dello sfogo che aveva avuto prima e dopo la partita contro la Fiorentina. “Penso che Juric sia molto, molto bravo. Lo ha dimostrato negli ultimi due anni con il Verona dove ha fatto molto bene, lanciando giocatori giovani che hanno avuto successo, ottenendo ottimi risultati con una rosa striminzita, per sua stessa ammissione a me. Ma anche in precedenza a Crotone lo ha dimostrato. Il mercoledì precedente la chiusura del mercato ha voluto dare la sua opinione e io la rispetto – come rispetto sempre le opinioni – e la tengo in considerazione. Ho preso Juric facendo un investimento che è tutt’altro che da austerity perché Juric è costato una cifra che non è piccola, come giusto che sia perché è bravo. Avendolo preso è ovvio che voglio dare a lui la squadra giusta nel limite del possibile e nel limite dell’economicamente giusto, non dimentichiamoci che il calcio sta attraversando la crisi peggiore degli ultimi 30 anni. Il mondo del calcio e anche il Torino, per motivi legati al Covid, hanno perso fatturati per oltre il 30%, ma i costi sono rimasti invariati: di questo va tenuto conto. Quello che chiede l’allenatore però bisogna saperlo, privatamente e anche pubblicamente. Credo sia sempre meglio parlarsi con franchezza, non ho avuto problemi a sentire quello che ha dichiarato perché l’ha fatto in maniera educata e composta, erano cose che io già sapevo e mi ero già attivato per prendere i giocatori che voleva, che aveva piacere di allenare come Brekalo e Praet. E’ poi arrivato anche un giovane come Zima“.
Cairo ha poi parlato degli obiettivi del Torino: “L’obiettivo del Torino non lo dico, questo è un anno di passaggio, di transizione ed è quello che ho detto a Juric. Non gli ho chiesto di andare in Champions League o in Europa League, gli ho detto che lo stimo, che ha un contratto triennale e che dovevamo fare una squadra adatta a lui. Avrei voluto fare anche prima la squadra, perché un conto è prendere i giocatori un mese prima, un conto l’ultimo giorno, ma è stato un mercato difficilissimo. Guardante anche le altre squadre, alcune hanno fatto poco o nulla anche tra quelle grandi. Adesso l’unica cosa che conta è lavorare e dimostrare sul campo che le cose fatte sono cose utili e che ci daranno risultati”.
Il numero uno granata ha detto la sua anche sul passaggio dei diritti televisivi della Serie A a DAZN e le polemiche degli ultimi giorni: “Credo che noi abbiamo fatto una scelta legata a una situazione economica diversa e migliorativa di Dazn rispetto a Sky, che peraltro ha fatto un lavoro eccellente negli anni scorsi. Sky avrebbe potuto, volendo, mettere una cifra non di tanto più importante e si sarebbe aggiudicata i diritti. Non l’ha fatto e ha fatto una scelta evidentemente legata a motivi economici e ha perso un prodotto fondamentale quale il calcio. Credo che Dazn farà bene, chiaramente c’è una fase di messa a punto che credo possa far vedere il calcio nella maniera migliore possibile. Quello che va ripensato e riconsiderato è il tema legato all’ingresso dei fondi nella Lega Serie A. C’era una trattativa avviata con CVC, Advent e Fsi per farli entrare nella Lega, poi tutto si è congelato”.
(fonte calciomercato.con)
Juric ha temuto di rimanere bruciato e ha messo Urbanetto con le spalle al muro. Sono arrivati Brecalo e Praet, due buoni giocatori. lotteremo per la salvezza, speriamo almeno tranquilla. Juric potra´fare il suo calcio, ha i giocatori, anche se non di qualita´eccelsa. Urbanetto ha abbozzato il colpo ed ora si aspetta di vedere qualcosa. Dopo pero´un mercato a costo zero. I soldi erano pochi, ma di piu si poteva fare, soprattutto sul fronte cessioni. Cairo dovra´comunque affrontare la grande frattura tra tifosi e societa´. Molti sono stanchi di Urbanetto e sono decisi ad andare fino in fondo nella protesta. Ampi settori oltre alle curve, vogliono disertare lo stadio ad oltranza. Urbanetto non ha capito che la frattura e´reale e per molti insanabile. Chissa´se juric riuscira´nell impresa che fu di Ventura. ottenere risultati e ricompattare tifosi e societa´. Ma forse ora, dopo 16 anni, troppo e´cambiato.
Chi semina vento,raccoglie tempesta
Ormai è tardi per ricomporre la frattura. Riconosco che è stato fatto uno sforzo per mettere a disposizione di Juric maggiore qualità, anche se credo che le sue parole siano state quelle che hanno la spinta per prendere i giocatori. A Cairo non credo ad una parola di quello che dice, quindi non credo che aveva già pensato di prendere o giocatori prima.
Inoltre rimane l’incognita cessioni, con giocatori che pesano sugli ingaggi eche vedranno poco il campo, uniti all’incognita dei 40 milioni di riscatti che al termine del campionato prossimo dovrà pagare se vuole tenere i vari Brekalo, Praet, Piaca, a cui si aggiunge anche il riscatto di Mandragora ancora da pagare. Quindi Cairo, ancora una volta il solito bugiardo. Speriamo solo che la squadra, ora dotata sicuramente di maggiore qualità, disputi un campionato più tranquillo rispetto agli ultimi due.
Non si contesta il nano per il gusto di contestare si contesta per l’operato.
In 16 anni non siamo cresciuti come società, neanche come squadra e addirittura siamo scesi in quanto a tifosi presenti allo stadio , senza contare che non è stato fatto niente per per far innamorare i bambini al Toro.
Detto questo mi auguro che il Toro si possa salvare in maniera tranquilla, spero un giorno che il nano se ne vada e che possa arrivare qualcuno che possa fare tutto quello che non è stato fatto dal presidente da 7 in pagella
CAIRO VATTENE
FVCG
Ormai sappiamo come interpretare le parole di cairo che fa un complimento per tirare una stoccata, dice più cose in mezzo alle quali nasconde la verità.
La traduzione più o meno è: con i soldi che sborso per il suo stipendio, Juric poteva evitarsi la sparata che mi ha costretto in fretta e furia a prendere qualcuno. Juric è bravo = valorizza i giocatori per fare plusvalenze.
Da levare il fiato…
-Il triste fatto, oltre che rattristarmi, personalmente non fa che aumentare i miei dubbi.
Mi dispiace!
Tenetevi pronti,a breve ci sarà una bella manifestazione di dissenso a Torino contro Cairo.
Era ora caxxo!!!
😂😂😂
Mariano leggi per bene
sono anni che glielo dico,anni
vero,roma non la caca nessuno,senza storia,pochi monumenti storici,arte non ne parliamo,in effetti preferisco bolzano e potenza,volendo pure avellino,ma non voglio vincere facile
-Non riesco a capacitarmi del motivo per cui investitori stranieri si interessano sistematicamente di altre squadre della massima serie ,mente il Torino f.c. venga regolarmente ignorato .Sarebbe interessante conoscerne i motivi.
Questo è un ragionamento serio Mariano, su queste pagine a partire da Enea Benedetto, Angieri e compagnia bella c’è gente che si è fatta tante seghe mentali sul niente.
Mi fa piacere che sia tu a tirare fuori l’ argomento Mariano, visto che qualche numero lo mastichi, perché se vogliamo evitare di finire dalla padella alla brace una volta convinto Cairo a vendere, noi tifosi granata dovremmo essere pronti, uniti e consapevoli nel non accettare soluzioni raffazzonate.
Naturalmente un fondo come BS avrebbe tutte le carte in regola per gestire e munificamente una società di serie A e Dio volesse che succedesse veramente: ma parliamoci chiaro, oggi un imprenditore (e dietro Benedetto sembra ce ne fosse uno bergamasco) che possiede (pro quota, oramai è lo standard) un’ azienda che fattura 1 miliardo non è neanche lontanamente in grado di soddisfare i bisogni di una squadra di serie A: fatturati di quel tipo, soprattutto nel settore tipico italiano metalmeccanico, portano ad utili ante imposte, negli anni buoni, fra i 15 e i 40 milioni di € (9 e 25 post e mica tutti gli anni, qualche volta si và anche sotto) che generalmente al 70-80% vengono reinvestiti in azienda, pena la perdita di competitività della stessa e quindi sono lontanissimi dalle esigenze di una qualsiasi squadra di serie A.
Basti pensare che il cav. Beretta, nonostante sia innamorato del Toro, abbia più volte dichiarato l’ impossibilità materiale per la sua azienda di sostenere in maniera più diretta la squadra.
Lo stesso, come hai bene sottolineato tu, dicasi di un fondo di investimento che gestisce 3 miliardi di €, di altri ovviamente. Povero Genoa, possiamo ben dire.
La verità è che negli ultimi 20 anni i fatturati e le esigenze delle società calcistiche di serie A sono aumentati molte volte di più dei fatturati medi degli imprenditori italiani e questa è la ragione per cui assistiamo al sempre più frequente disimpegno da parte di proprietà Italiane in favore di proprietà soprattutto Statunitensi che invece hanno continuato a vedere aumentati i propri fatturati.
Né vale i discorso dei diritti televisivi che una volta che ne godono tutte le società fanno solo che aumentare proporzionalmente le spese di tutte le società per stipendi e cartellini dei giocatori.
Questo per dire che se non arriverà gente che fattura almeno dai 4-5 miliardi di € in sù o che gestisce patrimoni dai 25-30 miliardi di € a salire per il nostro amato Toro non cambierà niente, non facciamoci illusioni, i numeri non mentono.
Il Toro e´una societa´che fattura 70 milioni annui e si trova in una citta´semi sconosciuta all estero e per di piu´in concorrenza con i gobbi ben piu titolati e pieni dei soldi fiat. E qualcuno ancora si chiede oerche´nessuno vuole comprare il Toro? O vogliamo ricordare che quando il Toro falli´ i vari Lavazza, Del Vecchio, Cinzano e Beretta si fecero tutti elegantemente da parte. O di Chiamparino, che tentava di vendere il Toro in tutta Europa e riusci ad ottenere un appuntamento telefonico con la Red Bull. La quale, una volta capito in cosa si metteva, respinse gentilmente l´offerta. Offerta di un Toro a costo zero allora.
Cairo e´un fallimento, ma ci sara´una ragione sul perche dopo 17 anni ancora e´presidente, e noi riusciamo ad attrarre solo i Ciuccariello e i Benedetto. Cioe´dilettanti allo sbaraglio. Non capisco ancora perche´ci sia gente che voglia discutere questo argomento. trito e ritrito. Aspettando fantomatici “gruppi stranieri” che non verranno mai. Mi ricorda le famose “cordate” di imprenditori “vicini” al Toro degli anni 80 e 90. Cordate che non esistevano, ma servivano ad alcuni per farsi pubblicita´. Chi di speranza vive…
Il Torino di Cairo spende 50 milioni (lordi) di monte ingaggi. La stessa cifra che spende l’Atalanta di Percassi. Ma a Bergamo fanno la Champions, mentre a Torino si naviga a vista serie B. Mi sfugge qualcosa?
Karmagranata,
la differenza e´che a Bergamo sono competenti e a Torino no. In 17 anni Cairo ha costruito il nulla. Una societa´liquida dentro una scatola vuota. Un aneddoto per tutti: Cairo prima di prendere Petrachi aveva in tutti i modi provato a convincere Sartori, allora al Chievo, a divenire ds del Toro. Promise mari e monti e un lauto stipendio. Sartori non si fece convincere, pare perche con Cairo vale la legge del capo. Decide tutto lui, concede poca autonomia. E Sartori era abituato a fare come diceva lui al Chievo. Ad avere lui i contatti e a prendere le decisioni. Con Cairo la cosa non funziona. Cairo scelse Petrachi alla fine, e poco dopo Sartori fini all Atalanta, dove ha contribuito in maniera decisiva al miracolo dei bergamaschi. Se Cairo in 17 anni non ha costruito una societa´fatta di persone veramente competenti, una ragione ci sara´. Cairo e´il grande capo e a lui va bene cosi´. E nell´ambiente chi lo conosce,´lo evita. Sara´questa la cosa che ti e´sfuggita?