Se dovessimo valutare il rendimento di Andrea Belotti nell’ultimo periodo, propenderemmo, molto probabilmente, per la sua cessione, magari in contropartita di un valido elemento in grado dimigliorare la qualità dell’organico granata. Tuttavia non sarebbe rispettoso, considerato che Belotti fa ormai parte della Storia del Toro, per le tante reti realizzate con la maglia granata, e per l’abnegazione, l’impegno e la serietà sempre dimostrati in campo e fuori. Sottoscrivo quanto affermato da Massimo Gramellini, e cioè che il posto del Gallo Belotti è il Toro, adesso che la squadra è migliorata con l’inserimento di giocatori di qualità, e con un Mister che sa il fatto suo. C’è però l’incognita della mancata sottoscrizione del rinnovo del contratto, che il Presidente Cairo ha proposto tempo fa a Belotti, per una cifra importante. E’ comprensibile che il Gallo voglia far parte di un Club che partecipi alle competizioni europee, ma non è detto che questo passaggio gli comporti automaticamente il posto fisso di titolare. Se Belotti andrà via alla scadenza naturale del suo contratto, e cioè nel giugno 2022, lo farà a parametro zero, con disappunto per la Società che in un certo senso l’ha lanciato, e per gli stessi tifosi. A questo proposito, sarebbe opportuno che venisse introdotta una norma, che riconosca un indennizzo a tutela delle società che vedono svanire un loro asset. La classifica del Toro non è entusiasmante e in linea, sia con le buone prestazioni offerte, sia con le aspettative; la causa può essere attribuita ai tanti infortuni patiti, e alla non finalizzazione delle tante occasioni create. Juricha chiesto, nel mercato di gennaio, tre giocatori: un esterno di sinistra, un centrocampista e un attaccante. L’esterno di sinistra andrebbe a colmare il vuoto lasciato da Aina, che parteciperà alla Coppa d’Africa, il centrocampista andrebbe a rinforzare una zona nevralgica del campo, e l’attaccante avrebbe il compito di concretizzare almeno qualcuna delle tante occasioni prodotte dalla squadra. Tuttavia, queste operazioni in entrata si perfezioneranno solo se la società riuscirà a cedere quei giocatori che non fanno più parte del progetto “Toro”, e cioè Verdi, Rincon, Baselli, Izzo e Verdi. Non sarà facile. Nel posticipo di lunedì sera, il Toro affronterà all’Olimpico “Grande Torino” l’Udinese, e dovrà far dimenticare ai tifosi la sconfitta di La Spezia, frutto di una partita giocata veramente male, senza mordente e idee. C’è da sperare che alcuni dei tanti infortunati possa rivedere il campo, consentendo a Juric di schierare una formazione di titolari, o quasi. Noi tifosi ci aspettiamo una bella vittoria.            

Franco Venchi


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